Hai ricevuto un’email dall’Agenzia delle Entrate per irregolarità fiscali? Potrebbe essere una truffa

Le email inviate ai contribuenti, che segnalano false notifiche di irregolarità fiscali, sono infatti solo l’ultimo espediente per cercare di carpire dati personali

In un’epoca in cui la digitalizzazione dei servizi pubblici avanza a passi da gigante, anche i malintenzionati affinano le loro tecniche per cercare di ingannare i cittadini. L’ultimo allarme arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate che, con un comunicato del 25 settembre 2024, mette in guardia gli utenti su un nuovo tentativo di truffa online. Le email inviate ai contribuenti, che segnalano false notifiche di irregolarità fiscali, sono infatti solo l’ultimo espediente per cercare di carpire dati personali attraverso sofisticate operazioni di phishing.

L’email truffa dell’Agenzia delle Entrate

Il primo segnale d’allarme dovrebbe scattare non appena si riceve una comunicazione via email da un mittente che si spaccia per l’Agenzia delle Entrate ma il cui indirizzo non corrisponde a quelli ufficiali dell’ente. Queste email fraudolente solitamente contengono allegati o link che invitano il destinatario a esaminare documenti relativi a presunte irregolarità fiscali.

L'esterno della sede centrale dell'Agenzia delle Entrate
L’esterno della sede centrale dell’Agenzia delle Entrate | ANSA/ UFFICIO STAMPA – Codiciateco.it

Un esempio fornito dall’Ade mostra come queste comunicazioni siano firmate da inesistenti “Capi del Servizio Accertamenti Fiscali”, utilizzando loghi ufficiali e linguaggio formale per sembrare quanto più credibili possibile.

Seconda email truffa dell’Ade

Chi cade nella rete della prima email e risponde al mittente finisce nella seconda fase della truffa: la ricezione di una nuova mail, apparentemente ancora più ufficiale della precedente. Questa volta il nome utilizzato potrebbe essere quello del direttore dell’Agenzia delle Entrate stesso, ma ancora una volta l’indirizzo email dal quale viene inviata non appartiene all’Ade. Il contenuto è progettato per creare urgenza e convincere la vittima ad agire rapidamente, senza verificare l’autenticità della richiesta.

Il contatto telefonico o Sms

La fase successiva prevede contatti telefonici o via Sms da parte dei truffatori che si spacciano per operatori dell’Agenzia delle Entrate. A questo punto, chi ha fornito i propri dati personali rischia seriamente di cadere ulteriormente nella rete dei malfattori con conseguenze potenzialmente molto gravi sia dal punto di vista finanziario sia per quanto riguarda la privacy.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito senza mezzi termini che questi messaggi sono completamente estranei alle sue pratiche comunicative ufficiali e raccomanda vivamente ai cittadini di prestare massima attenzione: è fondamentale non cliccare su link sospetti presenti nelle email, evitare assolutamente di fornire dati personali se contattati telefonicamente con queste scuse e soprattutto informarsi presso canali ufficiali prima di intraprendere qualsiasi azione richiesta via mail o telefono.

Mantenere sempre alto il livello d’allerta quando si naviga online o si gestiscono le proprie caselle email è essenziale. La conoscenza e la consapevolezza sono le migliori armature contro tentativi sempre più sofisticati ed elaborati come quello descritto dalla recente allerta dell’Agenzia delle Entrate.

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