Cosa succede se avete presentato all’INPS la domanda per i 3 giorni di permesso retribuiti della legge 104 e questa viene negata? Ecco come risolvere.
Ogni lavoratore con disabilità o un parente che sia caregiver, e faccia quindi assistenza ad una persona con disabilità, ha diritto a 3 giorni al mese di permesso retribuito e coperti da contribuzione figurativa. Si tratta di uno dei diritti che si acquisisce quando al soggetto lavoratore o al suo prestatore di cure è riconosciuta la legge 104.
Per ottenerli bisogna presentare comunque apposita domanda all’INPS, ma cosa succede e soprattutto cosa bisogna fare se l’Ente respinge la richiesta? Nei paragrafi successivi faremo chiarezza rispetto alle varie fattispecie che si possono presentare, alle eventuali motivazioni e come risolverle.
Partiamo dal presupposto che fino a quando l’INPS non riconosce i permessi retribuiti, il lavoratore disabile o caregiver non ne ha diritto e per questo l’azienda per cui lavora, pubblica o provata che sia, non può far configurare eventuali permessi concessi sotto questa fattispecie.
Come si anticipava bisogna presentare apposita domanda con relativa documentazione di responsabilità per via telematica e quindi accedendo alla propria area utente sul sito dell’INPS e seguire le apposite indicazioni. Una volta presentata la domanda, bisogna controllare lo stato di ricezione e lavorazione stessa della richiesta e per farlo bisogna semplicemente accedere alla sezione INPS risponde, qui sarà possibile verificare lo stato della domanda.
Consideriamo inoltre i tempi di attesa che per legge comunque non possono essere superiori a 30 giorni, salvo specifiche. Quindi superato questo termine se l’Ente non fa sapere nulla allora si può dare per scontato l’accoglimento della domanda. Il problema si pone quando nel verificare lo stato della domanda ci si accorge che è stata respinta. Che fare in questi casi?
La persona che ha fatto richiesta deve mettersi in contatto il prima possibile con l’INPS attraverso la piattaforma telematica del sito. Una volta effettuato l’accesso all’area personale, sempre alla sezione INPS risponde si troverà anche la voce Nuova richiesta; una volta cliccata l’opzione sarà possibile mettersi in contatto con la sede territorialmente più vicina. La piattaforma permette di attivare una chat in tempo reale con gli operatori dell’Ente, a quel punto bisognerà seguire solo le loro indicazioni per capire gli eventuali errori commessi durante la richiesta e avviare così il ricorso.
Il ricorso va presentato alla sede INPS territorialmente più vicina in base alla propria residenza. Tuttavia il solo ricorso a volte non basta e non si esclude che per far valere i propri diritti si debba ricorrere a vie legali.
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