Sai che la NASPI si può ricevere anche per aver lavorato soltanto per tre mesi? Ebbene sì e a sorpresa potresti guadagnare anche più degli ultimi 90 giorni: tutti i dettagli da sapere
La NASPI, nonché nuova assicurazione sociale per l’impiego, è uno scudo sociale fondamentale per la sopravvivenza dei lavoratori che purtroppo perdono l’impiego. E non ne sono di certo pochi in un periodo storico così difficile e dall’enorme incertezza economica. Senza poter contare più sulla stessa cifra mensile percepita fino a quel momento, specialmente se l’uscita è quasi improvvisa, il diretto interessato e la sua famiglia rischierebbero di finire sul lastrico senza più la possibilità di acquistare nemmeno i beni necessari. Ed è per questo che nasce tale ammortizzatore sociale.
Tale misura consente infatti di ricevere una ‘soluzione ponte‘, ovvero percepire quasi lo stesso stipendio avuto fino a quel momento per una durata che va fino a massimo due anni. Nel frattempo, più andando avanti col tempo, la percentuale rispetto alla cifra iniziale calerà progressivamente, ma garantendo comunque un’entrata sicura finché non ci sarà modo per riorganizzarsi e trovare un nuovo impiego. L’INPS offre comunque il tempo necessario per fare il tutto con una relativa calma, senza l’incubo di sprofondare nel baratro da un giorno all’altro senza un minimo di tutela.
La NASPI spetta indistintamente sia se si gode dei un contratto a tempo indeterminato che determinato, anche se le due tipologie offriranno poi nello specifico opportunità diverse relativo all’importo e alla durata. Anche con soli tre mesi di lavoro, potenzialmente, si può avere la NASPI. Capita infatti sempre più spesso, specialmente ai giovani, che vengano proposti appena contratti trimestrali. Molti però ignorano che subito dopo, volendo, potrebbero beneficiare di questa agevolazione lì dove vi siano determinati requisiti.
E’ necessario per esempio che il richiedente abbia maturato un minimo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni, dai quali vanno sottratti i periodo che sono già appartenuti a una precedente eventuale domanda NASPI. Dunque poco importa se il lavoro è durato solo 3 mesi: se si sono completate o aumentate le 13 settimane minime richieste, è possibile comunque richiedere la misura di disoccupazione. Il problema semmai è durata brevissima: nel caso di 3 mesi di impiego, parleremmo di un mese e mezzo di aiuto INPS.
La sorpresa è che con una NASPI di tre mesi potreste ricevere più di quanto guadagnato nei 90 giorni precedenti: si conta infatti la retribuzione media degli ultimi quattro anni, non il singolo stipendio ricevuto nell’ultima esperienza. Se da una parte c’è l’amara notizia di un sostegno di appena un mese e mezzo, dall’altra c’è la buona notizia di ricevere quanto meno qualche soldo in più nell’evenienza: non il massimo ma comunque una minima soluzione tampone in attesa di una nuova sistemazione, si spera, definitiva.
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