Se è vero che un prestito può essere un toccasana per le persone in difficoltà, è altrettanto vero che può nascondere rischi che non tutti conoscono.
Chiedere un prestito è diventata purtroppo un’azione indispensabile per molte persone e famiglie, complici l’inflazione, il rialzo dei prezzi dei generi di prima necessità e esigenze oggettive come l’acquisto di una casa, di un’auto ma anche per spese sanitarie e molto altro. Avere soldi liquidi dalle banche, dalla posta o dalle finanziarie, spesso diventa l’unica possibilità per affrontare una spesa che sia di emergenza o anche solo programmata da tempo.
Quello che non tutti sanno è che non sempre la richiesta di un prestito diventa davvero vantaggiosa e spesso i rischi che si corrono sono nascosti in qualche piccola riga sul contratto stipulato con chi eroga il finanziamento. Quanti di voi hanno mai letto dalla prima all’ultima riga dei contratti? Che un prestito non sia gratuito lo sappiamo bene tutti ma quali siano davvero tutte le spese per affrontarlo non sempre è noto ai più. Siamo qui apposta per elencarle in modo che chiunque stia per intraprendere questo percorso sia preparato al meglio ma anche al peggio.
Prestito: quando conviene richiederlo e quando sarebbe meglio evitare
Premessa: se la necessità di avere soldi liquidi è molto urgente, non c’è contratto o spesa che tengano, si cerca la banca o la finanziaria migliore e si chiede un prestito senza farsi troppi problemi. Ma se accade che i soldi debbano servire per spese più contenute e senza particolare urgenza, per esempio un televisore, un telefono o un elettrodomestico, allora bisognerebbe davvero farsi due conti e capire se non converrebbe con un piccolo sforzo saldare tutto senza finanziamenti, magari risparmiando piccole somme tutti i mesi. Ormai ogni negozio, piccolo o grande che sia, adotta la possibilità di far pagare a rate, anche perché i commercianti in questo modo sono coperti dalla finanziaria e prendono subito i loro soldi senza rischiare che chi acquista smetta di pagare.
Ma i clienti a cosa vanno incontro quando concedono loro un prestito? Le spese vive riguardano il costo del finanziamento, il tasso di interesse annuo, TAN, il tasso di interesse globale, TAEG, le spese accessorie, le caratteristiche del prestito, la durata del finanziamento, l’importo del prestito, la modalità di rimborso. E i tassi di interesse non sono mai particolarmente bassi. Va da se che seppur comodo nell’immediato, un prestito col tempo costerà molto di più di una spesa fatta subito. Carta canta: supponiamo di avere bisogno di 5.000 euro.
Una nota finanziaria scrive (molto in piccolo): € 5.000,00 da restituire in 48 rate mensili ognuna di € 124,40, importo totale dovuto dal consumatore € 6.115,20. Abbiamo pagato 1.115 euro un prestito. Conviene davvero?