Molti utenti che possiedono uno smartphone Android stanno ricevendo dei rimborsi da parte di Google: scopriamo il motivo.
Il colosso Google, il gigante della navigazione online, nel corso del tempo è stato accusato diverse volte di invasione di privacy ai danni degli utenti e di comportamenti scorretti. Sono diverse la cause che lo hanno coinvolto, sia in Europa che negli Stati Uniti, e non a caso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Google per abuso di potere sugli utenti e programmatori.
In particolare, la giustizia americana ha accusato Google di aver sfruttato la privacy di milioni di utenti che possiedono uno smartphone con sistema operativo Android. Per lo stesso motivo, recentemente anche la Epic Games, l’azienda che realizza videogiochi per telefonini, si è unita alla causa contro il colosso. Ma per quale motivo?
Polemiche contro Google, i casi in cui si può richiedere un rimborso per abuso di potere
Si è scoperto che, dal Play Store, tutte e App scaricate obbligano utenti e sviluppatori ha dare una percentuale del pagamento sulle transazioni a Google stessa. Si tratta di un comportamento scorretto che viola le legge antitrust statunitensi.
Lo scorso anno, per non destare sospesi, sempre più insistenti, Google ha abbassato le commissioni sulle transazioni dal 30% fino all’11%, impegnandosi a mostrare agli utenti diverse opzioni di prezzo quando si scarica un’applicazione sul Play Store. Google apre le porte a nuove dipendenti: candidati ora, non perdere l’opportunità .
Nonostante la manovra attuata a partire dallo scorso autunno, la pratica scorretta di Google ha destato scalpore ed è stata punita dalla giuria americana. In pratica, quello che accade è che Google soffia via denaro ai sviluppatori di App, senza il loro consenso.
Google multata per abuso di potere: fioccano rimborsi a milioni di utenti
Quando un utente scarica una App dal Play Store, non paga l’intera somma agli sviluppatori della stessa App, ma una parte va a finire nelle tasche del colosso, senza consenso. Un sorta di ricatto. Si tratta di abuso di potere e per questo atteggiamento l’azienda è stata multata per 630 milioni di dollari.
La cifra che Google sta rendendo sarà ridistribuita a beneficio dei consumatori vittime del comportamento errato di Google. A chi spetta il rimborso? Agli utenti Android che hanno fatto acquisti su Play Store tra il 16 agosto 2016 e il 30 settembre 2023.
Il rimborso minimo è di 2 dollari. Non deve essere richiesto ma viene accreditato in maniera automatica direttamente sul Play Store per l’acquisto futuro di altre applicazioni, oppure sulla carta utilizzata per il pagamento della transazione. Agenzia delle Entrate “contro” Google: chiede 1 miliardo di tasse. I dettagli.