Giacenza media Poste italiane: cosa accade se hai buoni fruttiferi

E’ tempo di giacenze medie e di ISEE in questo inizio di 2024, ma cosa succede a chi ha dei buoni fruttiferi? Vengono considerato o no nel conteggio? Scopriamolo 

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Giacenze medie e buoni fruttiferi Poste: cosa succede – CodiciAteco.it

I buoni fruttiferi postali, elemento di investimento decennale delle nostre famiglie, continuano ad offrire oggi un vantaggio netto in termini di conservazione dei propri soldi. Questi strumenti finanziari, emessi dall’Agenzia del Tesoro italiano, consentono ai risparmiatori di investire in un prodotto sicuro, senza mai mettere a rischio il capitale, che offre rendimenti costanti nel tempo così non solo da non deprezzare un fondo accantonato dopo diversi sacrifici ma impreziosendolo ancor di più con un aumento del suo valore.

C’è chi punta su tali prodotti perché vuole approcciare al mondo degli investimenti e farlo, giustamente, con cautela, così da capirne dinamiche ma senza mettere assolutamente a rischio i propri soldi, e chi invece, semplicemente, ne sottoscrive uno per non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente con Poste italiane e non vedere il proprio piccolo o grande patrimonio deprezzarsi man mano come avvedrebbe senza un accurato e doveroso intervento.

L’altra faccia dei buoni fruttiferi

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Buoni fruttiferi Poste, sono vantaggiosi ma con la giacenza media… – CodiciAteco.it

Tuttavia, quando si parla di buoni postali, c’è un aspetto da considerare spesso trascurato ma che può incidere eccome a lungo andare. Perché questi, sebbene abbiano il compito di ‘arricchire’ o ‘salvare’ un budget ‘dall’usura economica’ che ne verrebbe col tempo, potrebbero comunque averne un peso eccome in un’altra sede. Ovvero nel famoso conteggio ISEE, tra l’altro di tendenza proprio in questi mesi tra caf, patronati o in autonomia.

Quando infatti si considera l’indicatore della situazione economica equivalente, è importante notare che i buoni fruttiferi postali verranno automaticamente inclusi nella valutazione complessiva del patrimonio di un individuo o di una famiglia. Appariranno quindi nelle giacenze medie, verranno conteggiati. Anche se i rendimenti dei buoni sono soggetti a tassazione minima, e non compaiono nel conto corrente in quanto sono in una sezione ‘parallela’ seppur sempre con lo stesso, la loro presenza viene comunque considerata nel calcolo dell’ISEE.

Buoni postali: compariranno nella giacenza media

Questo aspetto è importante per coloro che cercano di ottimizzare la propria situazione economica, poiché un alto valore di ISEE potrebbe influenzare l’accesso a determinati bonus, benefici, servizi pubblici o agevolazioni fiscali. Pertanto, prima di sottoscrivere un buono fruttifero postale a cuor leggero, al netto dei grandi vantaggi innegabili e obiettivi, è essenziale considerare che possano comunque impattare sull’ISEE complessivo. Soprattutto se l’accantonamento vedrebbe una cifra non indifferente.

Motivo per cui una strategia comune utilizzata da alcuni risparmiatori è bilanciare gli investimenti in buoni fruttiferi postali da una parte con altri strumenti finanziari o asset per ottimizzare la propria situazione economica complessiva dall’altra, qualcosa che, a differenza degli altri, non farebbero cumulo. Potremmo parlare quindi di investimenti in fondi comuni, azioni o altri prodotti finanziari che offrono potenzialmente rendimenti più elevati, anche se con un maggiore rischio. Purtroppo non ci sono altre soluzioni: da un lato o dall’altro, da qualche parte bisognerà perderci.

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