Fisco, parte il piano anti-evasione: controlli a tappeto, chi deve temere

L’Agenzia delle Entrate pronta a verificare almeno 320mila posizione all’anno: c’è anche il contraddittorio del controllato

Controlli AdE
Piano anti-evasione Agenzia delle Entrate – codiciateco.it

Quella dell’evasione resta un grosso problema per il nostro Paese, anche se si tratta di un cane che si morde la coda. Siccome molti non pagano quanto dovrebbero, le tasse sono più alte per tutti gli altri e che aumentando, purtroppo, cercano anche loro successivamente il modo di eluderle proprio perché non ce la fanno a sopportarne il peso causato dagli altri. Ma il danno resta comunque per l’intera collettività in termini di servizi mancanti.

Come si svolgeranno gli accertamenti

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Evasione fiscale – codiciateco.it

Nel piano dell‘Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia), ogni anno dovranno avvenire almeno 320mila verifiche antievasione. La novità è che prima di inoltrare gli atti di accertamento sarà garantito al contribuente sul quale è stato posta l’attenzione la possibilità di un contraddittorio per le imposte dirette, l’Iva, le tasse di registro e i bonus.

Come previsto dal documento di programmazione 2022-2024 i controlli verranno potenziati “mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento”. Ci sarà l’ausilio dell’anagrafe tributaria e di tutti i suoi strumenti con i dati sui conti correnti, le carte di credito e le informazioni relative alla fatturazione elettronica (obbligatoria anche per i forfettari). Insomma, un incrocio di banche dati trovando gli elenchi di contribuenti più a rischio evasione. Ma ci saranno degli pseudonimi che copriranno i nomi dei soggetti controllati.

Verrà posta particolare attenzione ai comportamenti di soggetti che sono esposti a quelle che viene chiamata elevata pericolosità fiscale: i dati della fatturazione elettronica con i conti correnti, qualora dovessero emergere delle incongruenze. Come detto, sarà ascoltato anche il cittadino in questione in un contraddittorio, sia nella fase istruttoria (quindi prima che gli sia effettivamente contestata la violazione) sia successivamente.

A evadere il fisco ovviamente non è solo il singolo cittadino ma anche le aziende, dalle piccole alle multinazionali. Per queste ultime ci sarà un controllo particolare, come ha specificato la stessa Agenzia delle Entrate: aziende che fatturano più di 750 milioni di euro l’anno. Inoltre c’è la conferma dell’invio di oltre 3 milioni di lettere di accertamento quest’anno. Tante frodi sono state effettuate con i bonus edilizi e maggiori saranno le verifiche in questo campo. L’obiettivo dell’Agenzia è verificare preventivamente l’80% delle comunicazioni di cessione del credito. Altro obiettivo è controllare almeno 8 comunicazioni di sconto in fattura su 10 (in pratica la stessa percentuale) e di raggiungere entro il 2026 l’87%.

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