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Economia

Figli ormai non più piccoli, i bonus ci sono ancora: quali poter richiedere

Bonus per i figli più grandi: quali sono previsti dalla normativa e quali sono le cifre per le famiglie con ragazzi a carico

Quali sono i bonus dedicati ai figli più grandi (CodiciAteco.it)

Il Governo italiano riconosce alle famiglie con figli diversi bonus e aiuti. Un modo per sostenere le coppie a fare figli e a dare una mano nel loro mantenimento, oggigiorno diventato sempre più difficile. La quota di aiuti maggiore è destinata ai figli piccoli come il bonus asili nido o l’assegno di maternità che viene concesso dai Comuni, cifre che sono decisamente più alte rispetto a quando i figli diventano più grandi.

Lo stesso assegno unico per i figli prevede quote maggiori per i bambini molto piccoli, riducendosi con il compimento dei 18 anni e fino ai 21 , limite massimo per l’erogazione. Ma cosa prevede la normativa per i figli a carico più grandi? Vediamo quali bonus ci sono di cui le famiglie possono usufruire.

Bonus per i figli più grandi: quali richiedere

Quali aiuti le famiglie possono chiedere (CodiciAteco.it)

I genitori che hanno figli non più piccoli a carico possono richiedere dei bonus? La risposta è sì. C’è da considerare, infatti, che i ragazzi, oggi, escono di casa sempre più tardi soprattutto perché studiano oltre i 18 anni, raggiungendo l’indipendenza economica anni più in là e per i genitori è una spesa non indifferente da sostenere.

Per i giovani che studiano, infatti, le famiglie possono richiedere le detrazioni delle spese di istruzione: ovvero lo sconto dall’Irpef al 19% su una spesa massima di 800 euro l’anno. Si possono ottenere così fino a 152 euro per ogni figlio che studia.

Per i figli dai 5 ai 18 anni che fanno sport si può chiedere la detrazione al 19% su una spesa massima di 210 euro l’anno per ogni figlio. Si ottiene così uno sconto dall’Irpef di 39,90 euro.

A queste somme si può aggiungere anche il bonus musica che consente alle famiglie di richiedere sempre la detrazione del 19% sulle spese dedicate alla frequenza di scuole di musica, bande o cori per i bambini ed i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. La spesa massima ammissibile è di 1000 euro e la domanda possono farla le famiglie che hanno un Isee entro i 36.000 euro.

E l’assegno unico?

Come anticipato, l’assegno unico può essere richiesto per i figli che hanno un massimo di 21 anni. Per loro è riconosciuto in ogni caso un contributo economico. La cosa importante da segnalare è che la cifra che spetta per i ragazzi dai 18 ai 21 anni è minore rispetto a quella riconosciuta per i figli più piccoli, ovvero 199,4 euro per chi ha un Isee fino a 17.090,61 euro. Dalla maggiore età in poi l’importo dell’assegno unico varia in base all’Isee e va da 96,90 a 28,50 euro.

Francesca Bloise

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