È un Ferragosto che fa saltare la tregua fiscale annunciata nei mesi scorsi. Dall’Agenzia delle Entrate e Riscossioni sono arrivate raffiche di comunicazioni.
Sarà un Ferragosto di fuoco per davvero per i contribuenti italiani. In questi giorni stanno, infatti, arrivando tutte le comunicazioni avviate alla postalizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione e risalenti al mese di Luglio; atti che non vanno in vacanza questi.
Lo ha segnalato l’Uncat, l’unione nazionale dei tributaristi italiani che in una nota ha fatto sottolineato che si tratta di una vera e propria raffica di comunicazioni arrivate da parte dell’AdE. Piovono notifiche, insomma, eppure con la circolare n. 9 di Maggio la stessa Agenzia delle Entrate annunciava lo stop all’invio delle comunicazioni proprio per il mese di Agosto, ma anche Dicembre, salvo che nei casi di urgenza. Ma che cosa sta succedendo, perché è saltata la momentanea tregua fiscale?
Le notifiche stanno ricevendo i contribuenti riguardano, nello specifico, atti di pignoramento a 5 giorni dall’intimazione, richieste istruttorie a 15 giorni, ma anche intimazioni per cartelle già avviate a rottamazione o in rateizzazione e quindi comunicazioni di fatto inutili. A ben guardare l’elenco di notifiche inviate, si tratta di atti che non rientrano nella tregua fiscale dichiarata per legge con il decreto legislativo 1/2024.
Ma allora quali sono gli atti per cui ad Agosto e Dicembre scatto lo stop riportato nella famosa circola di Maggio? L’elenco comprende:
A ben vedere, quindi, l’elenco non contempla gli atti di riscossione segnalati ad inizio paragrafo, eppure da prassi l’Agenzia delle Entrate e Riscossione ferma anche questa tipologia di atti nel periodo che va dal 10 al 25 Agosto a cui si aggiunge la tregua fiscale voluta dai vertici di Governo e segnata per non prima di metà Settembre.
Ad intervenire è in particolare proprio l’Uncat che nel segnalare le numerose notifiche ricevute dai contribuenti in questi giorni, ha anche sottolineato come la recente riforma basata su una maggiore collaborazione tra contribuente ed il Fisco abbia poi portato a comportamenti di top-down da parte degli uffici fiscali e tutto a danno dei contribuenti. Insomma si sottolinea come nonostante la paventata tregua fiscale, annunciata fino al 4 settembre e con scadenza di pagamento non prima del 15 settembre sia proprio del tutto saltata. L’Uncat, visti i comunicati e le disposizione di legge, chiede ora che ci sia maggiore controllo sull’attività degli uffici territoriali, quelli appunto preposti all’invio delle comunicazioni ai cittadini.
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