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Farmacia, quali sono le spese che posso detrarre

Scopriamo quali sono le spese effettuate in farmacia che si possono detrarre. Di seguito una breve panoramica sulla questione.

farmacista con farmaco e ricetta
Farmaco con ricetta (codiciateco.it)

Durante la stesura della dichiarazione dei redditi, uno dubbi per il contribuente riguarda le spese sanitarie, in particolare quelle connesse agli acquisti fatti in farmacia. Infatti la detrazione delle spese sanitaria non copre tutti i prodotti acquistabili in farmacia. Ricordiamo che non tutti farmaci hanno bisogno di una prescrizione medica e quelli da banco non ne hanno bisogno.

Occorre però precisare che non tutti i farmaci da banco danno la possibilità di avere una detrazione. Il controllo va fatto sugli scontrini che forniscono l’indicazione se il farmaco è detraibile o no. In genere si parla di distinzione tra parafarmaci e farmaci. Ma vediamo il dettaglio della questione

Spese in farmacia, quali sono detraibili

farmacia cliente e farmacista
Acquisto in farmacia (codiciateco.it)

Si può dire immediatamente che tutta una serie di farmaci da banco o per automedicazione non necessitano di prescrizione medica, esempio tipico l’aspirina. Questa pur essendo da banco senza ricetta è pur sempre un farmaco e può concorrere alla detrazione delle spese sanitarie. I parafarmaci invece non sono detraibili.

Un integratore alimentare o delle vitamine, pur prescritte con ricetta dal medico curante, non sono considerati farmaci e quindi non servono per le detrazioni fiscali. Le spese fatte in farmacia che rientrano in quelle sanitarie detraibili godono di una sorta di rimborso pari al 19 per cento oltre la franchigia di 129,11 euro. Quindi oltre questa soglia la detrazione è pari a poco meno di un quinto di quanto speso.

Farmaci da banco e prodotti di automedicazione, acquistati nelle parafarmacie, come cerotti, garze, siringhe, bende e così via sono detraibili. La detrazione è valida anche se l’acquisto è effettuato al di fuori dalle farmacie, in punti vendita come gli ipermercati. Per quanto riguarda le vendite online, il sito del Ministero della salute presenta un elenco delle farmacie che possono effettuare vendite su shop digitali.

Sullo scontrino non è presente la denominazione commerciale del prodotto, per le tutela della privacy del cittadino, ma il codice AIC. Per conoscere la detraibilità di un prodotto occorre osservare questo codice alfanumerico: i codici che iniziano con A0 sono farmaci e quindi considerati detraibili, quelli con A9 sono parafarmaci non detraibili.

Altre sigle presenti sullo scontrino che possono far capire la detraibilità dell’acquisto sono: OTC, farmaci da banco a carico del cittadino non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (SSN); SOP farmaci da banco senza obbligo di ricetta medica, farmaci di fascia C non rimborsabili dal SSN a carico del cittadino; TK farmaci con ticket; FC farmaco generico; MED indica il medicinale.

Altre diciture possono essere farmaco di automedicazione, farmaco galenico, prodotto omeopatico, prodotto officinale. I prodotti fitoterapici sono detraibili, mentre quelli a base di erbe, gli integratori e le vitamine non lo sono.

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