Evasometro, le soglie: come evito problemi con l’Agenzia delle Entrate

Evasometro al posto del tanto discusso redditometro. I contribuenti onesti continuano a dormire sonni tranquilli, ma gli altri…

evasometro come funziona
evasometro intelligenza artificiale – codiciateco.it

Il 5 agosto ha sancito la fine del tanto discusso redditometro, il sistema adottato dall’Agenzia delle Entrate per andare a controllare chi aveva una differenza sospetta tra quanto dichiarato e quanto effettivamente calcolato. Al suo posto arriva l’evasometro, un altro software che promette di non fare errori e di trovare tutti gli evasori fiscali: grandi (soprattutto) e piccoli. Chi non ha insolvenze con il fisco può continuare a dormire sonni tranquilli, ma c’è chi dovrà iniziare a preoccuparsi seriamente.

L’evasometro permetterà a chi di dovere di calcolare le soglie tra dichiarato e calcolato, ma la vera novità è che il sotfware si avvarrà dell’Intelligenza Artificiale, a prova di errori, dicono. Vediamo insieme quali sono i criteri con i quali il Fisco stabilirà chi è un evasore a tutti gli effetti.

Evasometro e Intelligenza Artificiale: le soglie che fanno tremare

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guardia di finanza evasione fiscale – codiciateco.it

L’Agenzia delle Entrate le sta provando tutte pur di trovare gli evasori fiscali in Italia. Va anche detto che lo stesso ente non ci prova solo con le ‘cattive’ ma cerca di venire incontro a quei contribuenti che non vorrebbero essere evasori, ma più semplicemente e amaramente non sono nelle condizioni economiche da poter pagare i debiti con il fisco. L’Ade ha studiato vari metodi di rateizzazione affinché chi si trovi in oggettiva difficoltà può mettere le cose a posto senza passare da evasore. Ma per chi proprio non ne vuole sapere di pagare le tasse, solitamente i più ricchi, ora c’è uno strumento in più in mano al fisco.

Si chiama evasometro. Il sistema non è proprio fratello del redditometro ma ci assomiglia moltissimo. La vera novità riguarda la soglia di scostamento perché scattino automaticamente i controlli da parte del Fisco.
Di fatto in realtà le soglie sono due: la prima è una differenza del 20% tra il reddito reale e quello dichiarato dal contribuente. La seconda soglia, invece, consiste in uno scostamento di 10 volte l’importo dell’assegno sociale annuo. Calcolando che tale assegno ammonta a circa 7mila euro, lo scarto deve essere di almeno 70mila euro e poi scattano gli accertamenti.

Il Fisco per farà una valutazione del rischio di evasione, per individuare le categorie di soggetti che potrebbero evadere, supportato dall’intelligenza artificiale, che nelle speranze del Fisco servirà a ridurre al minimo la percentuale di errore nei controlli. Una volta preso di mira dall’Agenzia delle Entrate tramite evasometro, il contribuente avrà tuttavia la possibilità di difendersi in caso di scostamento tra il reddito dichiarato e le spese sostenute. per esempio dimostrando che alcune spese sono state fatte con redditi diversi da quelli posseduti in quel periodo d’imposta, oppure che sono state effettuate con redditi esenti o con ritenuta alla fonte.

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