Sapevi che la legge prevede l’esenzione del pagamento dell’IMU per i disabili? Vediamo nel dettaglio in cosa consiste e le ipotesi disciplinate normativamente.
L’IMU è sicuramente una delle imposte maggiormente note e che coinvolge una fetta notevole della popolazione. Lo scopo dell’imposta è quella di versare una somma per la seconda casa di proprietà , quantum determinato a seconda del suo valore. Vi sono infatti una serie di valutazioni e di parametri utili per definire l’ammontare dell’imposta medesima. Farà piacere comunque sapere che vi sono dei casi in cui vi è l’esenzione dal suo pagamento e che aiuta soprattutto anziani e persone disabili.
Però per evitare di creare dei dubbi è giusto fare chiarezza e capire in quali casi effettivamente si possa parlare di esenzione dal suo pagamento. Nel 2024 il pagamento dell’IMU deve avvenire entro il 17 giugno la prima rata e la seconda rata va saldata entro il 16 dicembre del medesimo anno. Un doppio appuntamento per chi è proprietario per l’appunto di seconde case o di abitazioni principali che vengono comunque classificate come case di lusso. Noto infatti che non dev’essere pagata per la casa principale.
IMU, esenzione per disabili e anziani: i casi
Vediamo adesso i casi invece di esenzione dal pagamento dell’IMU. Allora, si pensi all’ipotesi di una persona anziana non autosufficiente o con disabilità ricoverata presso una casa di riposo. Il soggetto non è tenuto al pagamento dell’IMU perché lascia inutilizzato l’immobile in cui viveva. La legge numero 160 l’articolo 1 comma 74 è molto chiara e prevede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per anziani o persone con disabilità che sono residenti in istituti di ricovero o sanitari in modo permanente.
Vi è tuttavia una condizione; queste esenzioni non hanno luogo se l’abitazione è data in affitto, in quel caso l’IMU va pagata. Stesso discorso se la persona in questione abbia più proprietà , l’esenzione vale solo su un’abitazione e non su tutte.
Come avere l’esenzione
Per godere dell’esenzione prevista dalla legge, bisogna accertarsi in primis che il comune di residenza lo preveda. Per non avere dubbi in merito, si consiglia di andare presso il Municipio del proprio Comune di residenza oppure sul sito del Ministero dell’Economia. Fruire dell’esenzione è possibile se si ha la residenza in quel Comune che la prevede. Oppure che la residenza della persona affetta da disabilità sia stata trasferita nella casa di riposo in cui si trova. E chiaramente l’immobile non dev’essere affittato a terzi.