Eredità immobili, successione come procedere in caso di scomparsa di un genitore che lascia delle proprietà.
In caso di scomparsa di un genitore ci sono delle incombenze da seguire per gestire un’eventuale eredità. Anche in un momento doloroso occorre avere chiare le modalità per affrontare le questioni la successione. Sono necessari infatti degli adempimenti burocratici e fiscali da non dimenticare per poter intestare legittimamente i beni lasciati dal defunto.
Lasciare un immobile in eredità è un gesto che ha delle conseguenze su chi ne è interessato e per poter godere del bene non bisogna tralasciare nulla, soprattutto se gli eredi sono diversi. Ci sono costi e dichiarazioni che sono componenti essenziali di questo percorso e dunque è bene conoscerli per evitare problemi e ostacoli di vario ordine.
La prima questione da risolvere è quella relativa alla dichiarazione di successione da presentare all’Agenzia delle Entrate entro dodici mesi dalla morte, da uno degli eredi. A questo punto l’Agenzia richiede il pagamento dell’eventuale imposta di successione calcolata sulle quote ereditarie e livelli di parentela.
L’eredità deve essere accettata, in maniera espressa con una dichiarazione esplicita di accettazione, o tacita, senza alcun documento scritto ma con atti e comportamenti che confermano l’accettazione. Si diventa ufficialmente proprietari di un immobile ricevuto in successione, nel momento della presentazione della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate.
A questo punto è possibile disporre del bene immobile come meglio si crede, sempre con il benestare di altri proprietari dell’immobile in caso di eredità suddivisa tra più beneficiari. IN caso di mancanza di testamento l’eredità si divide tra gli eredi legittimi. Se il defunto aveva dei discendenti, questi concorrono con il coniuge. In caso di mancanza di discendenti, il coniuge concorre con gli ascendenti.
Se un erede rifiuta l’eredità, la sua parte andrà ai suoi discendenti. Se questi non ci sono, la quota è divisa tra gli altri beneficiari. Le suddivisioni dell’eredità sono indicate da precise tabelle del Codice. Per esempio se tra gli eredi legittimi c’è solo il coniuge, tutto spetta a quest’ultimo. In presenza di figli le cose cambiano. Per esempio con il coniuge e un figlio è metà a testa, con il coniuge e due figli è 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli.
Se ci sono soltanto figli si divide in parti uguali tra i di essi. I costi per le successioni variano a seconda di grado di parentela dell’erede e di franchigie, anch’esse per parentela, oltre che le somme ereditate. Per esempio il 4 per cento della quota eccedente al milione di euro per l’eredità per il coniuge o i parenti in linea diretta. A queste spese vanno poi aggiunte le spese degli atti notarili (atto di successione).
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