In caso di eredità da dividere, è giusto conoscere quella che è la distinzione tra gli eredi legittimi e quelli legittimari, ecco quali sono.
Davanti ad un grave lutto il dolore in maniera del tutto innegabile è enorme. In molti casi, però, le conseguenze di un decesso, passata l’ondata emotiva del momento, si possono protrarre davvero a lungo. Ciascuno di noi ha i propri tempi ed i propri metodi per elaborare un lutto, ma superata la tempesta ci si può imbattere in discussioni ancora più dolorose, per certi aspetti. Se c’è una eredità lasciata dal defunto, non sempre si hanno le idee chiare su quello che si deve fare e su quanto spetta a ciascun parente prossimo alla persona appena andata via.
Soprattutto nel momento in cui la morte arriva senza alcun preavviso ed in maniera del tutto inaspettata, non è detto che ci sia un testamento già pronto a cui fare affidamento ed in cui vengano raccolte tutte le ultime volontà della persona venuta a mancare. Ecco, in tal senso, per dissipare situazioni che potrebbero diventare difficili, che viene in soccorso la legge. Per vederci in maniera più chiara, però, ed evitare equivoci e fraintendimenti è necessario fare una distinzione. Esistono, infatti, gli eredi legittimi e quelli legittimari. Andiamo a vedere quali sono le principali differenze tra queste due parole apparentemente così simili tra di loro.
Eredi legittimi e legittimari: scopri perché
La prima cosa da dire è che nel momento in cui una persona muore senza scrivere testamento è che il suo patrimonio viene diviso secondo quanto previsto dal Codice Civile. Le norme in questione vanno a privilegiare i parenti più stretti, vale a dire genitori, coniugi e figli. Questi sono indicati come eredi legittimi, a cui lo Stato riconosce, a prescindere dalle volontà espresse dal defunto, una quota del patrimonio. La parte in questione si chiama, non a caso, legittima. Se una persona con moglie e figli muore senza lasciare testamento, il patrimonio sarà diviso tra di loro secondo le norme in vigore.
Come detto, però, ai parenti più stretti spetta sempre una fetta di patrimonio. Se una persona muore e lascia tutto, nel redigere il proprio testamento, ad un amico, la moglie ed i figli sono eredi legittimari. Ed in funzione di ciò possono impugnare tale donazione chiedendo la quota legittima. Chiaramente il testamento va scritto in un certo modo e seguendo regole ben precise, altrimenti rischia di diventare nulla. In casi come questi, moglie/marito e figli sono considerati eredi legittimari.
Gli eredi legittimari hanno sempre ragione?
La decisione va presa sempre da un Giudice, che deve valutare anche quanto è stato dato in vita agli eredi legittimari. In ogni caso, in situazioni analoghe, rischia sempre di aprirsi una trafila giudiziaria molto lunga ed anche dolorosa in termini emotivi.