Esploreremo le differenze tra mercato libero o tutelato, con tutte le informazioni necessarie per decidere quale opzione sia la migliore
La riforma del settore dell’energia elettrica e del gas in Italia è in corso da diversi anni, iniziando nel 1999 con il Decreto Bersani, che ha dato il via al processo di liberalizzazione dell’energia. Nel Decreto Milleproroghe è stato decretato che la protezione del mercato terminerà nel Gennaio 2024.
Dopo questa data, i consumatori del mercato protetto dovranno necessariamente scegliere un fornitore nel mercato libero. Tuttavia, questa transizione non avverrà all’improvviso e senza preavviso. Per rispondere alle necessità delle famiglie e delle piccole aziende, è stata introdotta in Italia un’opzione chiamata Tutela Simile per facilitare il passaggio al mercato libero. Questa offerta rappresenta un compromesso tra le due opzioni precedenti, ovvero un contratto di maggior tutela con i prezzi del mercato libero.
Segnatevi la data del 10 gennaio 2024 sul vostro calendario per le fatture di elettricità. Questo perché, in base alle misure prese dal governo, il mercato tutelato terminerà per tutti i clienti domestici, ovvero il mercato dove le condizioni economiche (prezzo) e contrattuali sono stabilite da l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), sotto la presidenza di Stefano Besseghini.
Che cosa accadrà a coloro che non saranno passati al mercato libero prima di quella data, dove le condizioni sono determinate dagli stessi fornitori? Ecco alcune informazioni utili per evitare brutte sorprese.
Non è obbligatorio spostarsi subito al mercato libero, ma è consigliabile essere pronti per fare una scelta informata e sapere che cosa succederà se si arriva al prossimo gennaio senza aver effettuato il cambio. Se non si ha scelto entro la data del 10 gennaio, il servizio di protezione graduale sarà assegnato ai clienti domestici che ancora non avranno scelto un fornitore del mercato libero, garantendo la continuità del servizio. Questo servizio, che verrà attivato per i clienti non vulnerabili a partire dal 1° aprile 2024, si estenderà per un massimo di 4 anni. Dal 1° aprile 2027, diventerà il servizio di ultima istanza per i clienti domestici non vulnerabili, le piccole e medie imprese e le microimprese.
Ad inizio agosto, l’Arera ha approvato un regolamento che determina la procedura per selezionare chi fornirà il servizio di protezione graduale ai clienti non vulnerabili. Per ognuna delle 26 zone geografiche in cui l’Italia è stata suddivisa, si terranno aste basate su un unico turno, con busta chiusa e simultanee per tutte le regioni. Ogni area conta una media di 220mila utenti. Gli operatori che desiderano partecipare alle aste devono rispettare severi criteri di affidabilità economica, gestionale e operativa e potranno vincere al massimo il 30% delle zone. Nel caso in cui alcune aree rimarranno non assegnate, si potrà ricorrere ad un’asta di “ripescaggio”.
Il prezzo applicato ai clienti finali sarà uniforme in tutto il paese, con un sistema di equalizzazione per i fornitori e verranno impiegate condizioni contrattuali analoghe a quelle delle offerte Placet. In queste offerte, le condizioni economiche (prezzo) sono determinate liberamente dal fornitore e rinnovate ogni anno, mentre la struttura di prezzo è fissata dall’Autorità e non può essere derogata, al pari delle condizioni contrattuali (come le garanzie, l’opzione rateale).
Se il cliente non esprime una scelta specifica, rimarrà con lo stesso fornitore “basato sulla propria offerta di mercato libero più conveniente” (meccanismo di opt-out). Tuttavia, il cliente ha a disposizione tutti i mezzi per effettuare gratuitamente un cambio informato al mercato libero, compreso l’accesso a strumenti forniti da Arera, come il portale offerte (www.ilportaleofferte.it), introdotto con la legge sulla concorrenza.
Il portale è l’unico confrontatore pubblico che permette a consumatori privati, famiglie e piccole imprese di confrontare e selezionare rapidamente, chiaramente e gratuitamente le offerte di gas ed elettricità. Offre un motore di ricerca facilmente utilizzabile e fornisce informazioni sui meccanismi e le previsioni future dei mercati del gas e dell’elettricità.
Il fornitore, nel rispetto della massima tutela del cliente, dovrà includere un’informazione dettagliata in almeno due fatture tra settembre 2023 e marzo 2024, differenziando tra clienti vulnerabili e non vulnerabili. Per i non vulnerabili, si deve fare chiarezza sul passaggio al fornitore Stg scelto tramite asta.
Analizzando le differenze tra il mercato energetico tutelato e il mercato libero, la principale distinzione che risalta agli occhi dei clienti è la fluttuazione del costo dell’energia in fattura. Tuttavia, per avere una comprensione più approfondita delle differenze tra questi due modelli di mercato, è essenziale conoscerne i dettagli specifici.
Il mercato tutelato è quello tradizionale, l’unico disponibile per i consumatori per molti anni. L’ARERA, o Autorità per la Regolazione dell’Energia Reti e Ambienti, stabilisce le condizioni economiche contrattuali che regolano l’accesso dei consumatori all’energia. Inoltre, l’ARERA aggiusta i prezzi dell’energia trimestralmente, tenendo conto del valore delle materie prime disponibili sul mercato.
Al contrario, il mercato libero è emerso in seguito alla liberalizzazione del mercato più di due decenni fa, in seguito al decreto Bersani. Il principio fondamentale di questo mercato è semplice: i prezzi non sono più stabiliti dall’Autorità, ma dalle singole società energetiche che hanno la libertà di fissare i loro prezzi sul mercato. Di conseguenza, a causa delle dinamiche del mercato libero, le tariffe sono il prodotto della competizione tra diverse società.
Tuttavia, quello che rimane costante in entrambi i mercati sono le spese relative ai contatori, alle tasse e alle reti. La variabile è il costo dei servizi di fatturazione e fornitura. Considerando questa panoramica, i consumatori potrebbero sembrare meglio tutelati nel mercato tutelato.
Sebbene esista un mercato libero, esiste un sistema di controllo dedicato, sovrinteso dall’Antitrust in partnership con l’ARERA, per assicurare l’adeguata regolazione dei costi. Tale sistema protegge i diritti dei consumatori senza però reprimere il mercato in maniera dispotica. L’aperta competizione tra le diverse aziende porta alla creazione di varie dinamiche e politiche di vendita, aumentando la rivalità tra gli operatori attivi nel mercato. Di conseguenza, le offerte provenienti dal mercato libero che raggiungono il consumatore finale sono generalmente più economiche rispetto a quelle del mercato di tutela maggiore.
Sebbene il mercato maggiormente tutelato per l’elettricità sarà definitivamente chiuso dal 1 Gennaio 2024, oltre il 40% degli utenti rimane fedele a questa tipologia di mercato. La distinzione chiave tra il mercato protetto e quello libero risiede nei prezzi: nel mercato tutelato, gli utenti pagano in base all’aggiornamento trimestrale del tariffario dell’ARERA, mentre nel mercato libero, i prezzi sono negoziati con il fornitore e sono generalmente più bassi. Quest’ultimo garantisce anche offerte per periodi di tempo specifici, proteggendo l’utente da eventuali aumenti dei costi.
Nonostante ciò, è importante notare che i rischi esistono anche per coloro che optano per il mercato libero. Risparmiare sulla bolletta può comportare contratti a prezzo fisso, che rimangono invariati. Come in ogni mercato aperto, le condizioni variano, pertanto solo chi è disposto a cercare costantemente le migliori tariffe per le proprie necessità trarrà vantaggio.
Da aggiungere è che i fornitori del mercato libero offrono servizi e prodotti aggiuntivi allo scopo di differenziarsi dai concorrenti. Questi possono includere tariffe speciali per periodi specifici o l’uso di strumenti digitali e applicazioni per una gestione più efficace dei consumi. Anche in questo contesto, è necessario prestare particolare attenzione nel valutare e scegliere le proposte degli operatori.
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