Se sei finalmente riuscito a pagare una bolletta scaduta da diverso tempo, ora non ti resta che attendere che il gestore riattivi le tue utenze: quanto tempo passa di solito?
Il caro bolletta ha messo in difficoltà numerose famiglie italiane. Non sempre le cifre da pagare sono state alla portata di tutti: non a caso, molti gestori hanno riscontrato un aumento dei pagamenti in ritardo. Questo non manca di conseguenze: talvolta, superare un determinato limite di tempo comporta l’interruzione della fornitura. Per poterla riattivare, si è costretti al saldo della bolletta rimasta in sospeso con l’aggiunta di interessi e more. Ma in queste circostanze, entro quanto tempo ci si dovrebbe aspettare la ripresa del servizio?
Che sia stato per dimenticanza, per disguido del servizio postale o per mancanza di disponibilità , il gestore che fornisce la corrente elettrica riserva a tutti la stessa sorte (se sai di non poter pagare la bolletta, vedi quali soluzioni ci sono a disposizione). Normalmente, un mancato pagamento è seguito da solleciti e da una graduale diminuzione della potenza di energia disponibile. Questo significa che ai clienti resta consentito, seppur minimo, l’uso delle apparecchiature base in casa, per un tempo di 15 giorni, oltre il quale avviene il totale stacco della corrente.
Pagare bolletta in sospeso: dopo quanto riattaccano la corrente
Di norma, vengono concessi ad un cliente 20 giorni di tempo per saldare una bolletta a partire dalla data della sua emissione. Dopo la scadenza, il venditore deve mandargli una raccomandata con il termine ultimo per il pagamento (senza l’avviso, il gestore non potrà togliergli l’accesso al servizio). Se anche questo non viene rispettato, sarà richiesta al distributore la sospensione della fornitura dopo tre giorni lavorativi. Un cliente già moroso, al contrario degli altri avrà 10 giorni di tempo per il saldo prima della scadenza.
Questo ritardo comporta in automatico anche l’addebito di un indennizzo in bolletta. Per poter ottenere la riattivazione della fornitura sospesa per morosità , il cliente dovrà inviare la richiesta per iscritto al venditore, insieme ai documenti che provino il pagamento della bolletta in sospeso. Il venditore invierà nell’immediato al distributore la richiesta di riattivazione e quest’ultimo dovrà procedere entro un giorno lavorativo da quando ha ricevuto la domanda. Anche se il cliente si trova in fase di depotenziamento dell’energia disponibile, la riattivazione avviene in un giorno lavorativo. Qualora la fornitura non fosse disponibile in 24 ore, il cliente avrà diritto ad un rimborso da accreditare sulla bolletta successiva: parliamo di 35 euro se viene riattivata entro due giorni, 70 euro in tre giorni, 105 euro oltre tre giorni. I costi per la sospensione e la riattivazione del servizio sono tutti a carico del cliente moroso: vedi quali sono gli importi esatti..