Elon Musk è da sempre un personaggio divisivo: in tanti lo stimano, addirittura lo venerano, ma sono molti anche i suoi detrattori. Ora a puntargli il dito contro è il mondo della scienza.
I razzi Falcon 9 di SpaceX, la tanto discussa creatura di Elon Musk, hanno spiccato il volo quasi 90 volte quest’anno. Ogni volta è stato un evento a suo modo spettacolare. Dopo aver lanciato il suo carico nello spazio, il Falcon 9 accende i motori Merline per riorientarsi e ridurre la velocità per l’atterraggio o l’ammaraggio. Con gli occhi del mondo intero puntati addosso. Ma, avverte ora qualcuno, c’è un retroscena decisamente inquietante.
Il Falcon 9 di SpaceX è l’unico razzo di media portata riutilizzabile al mondo e, sebbene il booster del primo stadio atterri sulla Terra dopo la maggior parte delle missioni, il secondo stadio non viene recuperato. Dopo una missione, una volta che il secondo stadio del Falcon 9 ha consegnato il suo carico utile, il razzo accende il suo motore a vuoto Merlin per ridurre la sua altitudine e bruciare nell’atmosfera, a volte settimane dopo il lancio. Un’operazione non priva di conseguenze, purtroppo molto gravi.
Le avventure spaziali di Elon Musk stanno facendo preoccupare gli astronomi per l’impatto che stanno avendo sulla ionosfera terrestre. Questi motori creano buchi nella ionosfera, uno strato di gas carico che circonda la Terra e che svolge un ruolo cruciale nella comunicazione satellitare. I buchi generano luce rossa, con tutta una serie di conseguenze anche sugli sforzi degli astronomi per studiare il cielo.
La ionosfera inizia a 60 chilometri dalla superficie terrestre e si estende fino a 300 chilometri. È una delle regioni più alte dell’atmosfera e dopo di essa abbiamo solo uno strato aggiuntivo, poi inizia il grande “vuoto” dello spazio. All’interno della ionosfera diversi strati sono “ionizzati”, il che in termini scientifici indica particelle cariche. Le particelle all’interno della ionosfera sono energizzate a causa della loro altezza, che le lascia esposte alla radiazione solare. Questa radiazione serve anche agli esseri umani sulla Terra, poiché aiuta le onde radio a viaggiare più lontano.
Ora, secondo Stephen Hummel dell’Austin Laboratory dell’Università del Texas, il secondo stadio del Falcon 9 sta creando dei buchi nella ionosfera. I gas di scarico di un razzo possono rimuovere la carica dalle particelle ionosferiche per creare un’area vuota. Durante il viaggio di discesa, il secondo stadio accende il motore Merlin circa un’ora e mezza dopo il lancio. Lo scarico del motore è costituito principalmente da vapore acqueo, anidride carbonica e monossido di carbonio.
Poiché le accensioni del motore del secondo stadio del Falcon 9 avvengono più in alto nella ionosfera, si creano grandi buchi a causa della mancanza di densità atmosferica complessiva. SpaceX ha anche attirato critiche da parte degli astronomi riguardo ai suoi satelliti Starlink che bloccano il cielo notturno, ma l’azienda ha risposto introducendo aggiornamenti sul veicolo spaziale per prevenire ogni effetto collaterale.
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