Elisa True Crime, noto volto di YouTube e podcaster, ha condiviso la sua storia personale ai microfoni di One More Time Podcast, svelando esperienze difficili vissute durante la sua infanzia.
A 35 anni, questa torinese, già autrice di ben tre libri, è tra le più popolari voci nel panorama dei podcast in Italia. La sua esperienza a scuola, segnata da momenti di esclusione e incomprensione, ci porta a riflettere sull’importanza del sostegno emotivo per i più piccoli.
Elisa racconta come la sua serenità infantile sia stata oscurata da una figura adulta che avrebbe dovuto essere una guida: la sua maestra delle elementari. Con un tono malinconico, descrive una donna che sembrava appassionata solo al giudizio, tralasciando l’aspetto più umano e comprensivo del suo ruolo. La De Marco si è sentita fragile e sempre poco considerata, un bisogno di attenzione che non era mai soddisfatto. Al contrario, la sua maestra ha fatto di tutto per farla sentire diversa dai compagni: “Ero esclusa da molte attività e spesso denigrata. Questo ha segnato un’impronta profonda nel mio modo di vedere il mondo” afferma con una nota di rassegnazione.
Le ingiustizie scolastiche: un racconto di esclusione per Elisa True Crime
Un episodio emblematico che Elisa racconta riguarda la recita di fine anno, una tradizione che ogni bambino attende con entusiasmo. Peccato che per lei, quella festa fosse un’occasione di tristezza e isolamento. “Non ho mai potuto partecipare; dovevo restare in punizione senza che mi venisse spiegato il perché” racconta, rimarcando il suo desiderio di far parte di quella comunità e il rifiuto che ha subito. “Ci provavo sempre a farmi notare, ma lei mi ignorava completamente” dice, spiegando come questa situazione abbia creato in lei sentimenti di colpa e vergogna, rendendola ancora più insicura.
Elisa continua a riflettere sulla sua difficile esperienza evidenziando come tutta questa situazione abbia influenzato le sue relazioni future. Quella dinamica di esclusione, riporta sapientemente, si è ripercossa su di lei in momenti successivi della sua vita. Doveva constantemente cercare l’approvazione degli altri, senza mai sentirsi all’altezza. “Uscivo dalle classi sempre con tanta angoscia, senza sapere che ciò che vivevo non era normale” rivela, confondendo paura e vergogna in una miscela opprimente di emozioni.
La liberazione e il ricordo di un incontro
Un momento cruciale è avvenuto quando Elisa ha cambiato scuola, le sue fobie sono svanite, quasi come se l’uscita dall’ombra di quella maestra avesse aperto le porte a una nuova vita. Con il passare del tempo, ha cominciato a comprendere che la sua infanzia non avrebbe dovuto essere così complicata e tormentata. Anche se ha avuto un incontro inaspettato con la maestra al supermercato due anni fa, la scelta di non salutarla ha rappresentato un “chiarimento” del suo percorso di crescita e guarigione.
Elisa De Marco, con la sua esperienza, mette in luce un tema importante: l’enorme potere che le figure adulte esercitano sui più giovani. Le loro azioni e parole possono lasciare cicatrici che durano una vita intera. La storia della youtuber è un riconoscimento della resistenza e della forza, ma anche un monito per tutti gli adulti a essere consapevoli dell’impatto che possono avere sulla vita dei bambini.