Fedina penale: è possibile “ripulirla”? E se sì, dopo quanto tempo si pulisce una fedina penale sporca?
Ripulire la fedina penale è possibile? Una domanda lecita che, però, ha bisogno di una contestualizzazione essenziale per riuscire a comprendere di cosa stiamo parlando e se è effettivamente possibile faro. Per prima cosa bisogna comprendere cosa sia la fedina penale, prima ancora di capire se poterla “ripulire”. La fedina penale è definibile come un “curriculum criminale” di una persona. Al suo interno, quindi, sono segnate le sentenze di condanna che sono divenute definitive e, appunto, “sporcano” la fedina penale.
Partiamo prima di tutto nel “ripulire” il nostro dizionario e non parlare più di fedina penale e della sua pulizia. Per quanto l’immagine aiuti all’idea di quello che vogliamo intendere, non stiamo parlando di un mobile. La fedina penale tecnicamente è il casellario giudiziale, un registro dove vengono riportate tutte le sentenze penali divenute definitive, quindi non più impugnabili. L’estratto fisico di questo casellario si presenta nel suo certificato, il certificato del casellario giudiziale, spesso richiesto per concorsi pubblici o altre attività nel pubblico. Questo certificato e questo riassunto giudiziale costituisce il, semplificando, curriculum criminale di una persona nei confronti della legge e della società.
Quindi cosa significherebbe “ripulire” il casellario giudiziale? In un linguaggio semplificato potremmo immaginare questa azione come la cancellazione dei reati penali che costituiscono il certificato. Quindi è possibile farlo in questi termini? No, non è possibile smacchiare il casellario e, quindi, tornare ad essere incensurati. Questo, appunto, come abbiamo appena detto, non è possibile, ma possiamo limitare gli effetti delle iscrizioni che abbiamo ne nostro casellario attraverso la riabilitazione penale.
La riabilitazione penale è la procedura che permette di estinguere le pene accessorie e gli effetti penali della condanna. Quindi non cancella il casellario giudiziale, ma consente di non dichiarare le condanne, oltre ad altri tipi di benefici. Infatti tutte le conseguenze negative vengono rimosse, come la possibilità di una recidiva. Se un ladro, dopo un furto, si riabilita, nel casellario giudiziale rimane la condanna ma, in base alla riabilitazione, se commette un nuovo delitto non potrà essere contestata la recidiva.
Per il primo reato, la riabilitazione penale ha bisogno di almeno 3 anni dal giorno in cui la pena è stata eseguita. Durante questo periodo deve aver dato prova di buona condotta e deve aver adempiuto a tutti gli obblighi civili derivanti dal reato. Cambia il tempo se si parla di figure recidive, arrivando a 8 anni e di 10 anni se si parla di delinquenti abituali. Ma attenzione, perché la riabilitazione viene revocata se si commette un delitto doloso, entro i sette anni, per il quale viene inflitta una pena sella reclusione per un tempo non inferiore a 2 anni.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…