Per chi ha presentato la domanda di Assegno Inclusione ma ancora non conosce l’esito, può verificare in questo modo
Per chi nel proprio nucleo familiari ha figli minori, disabili, sessantenni o soggetti in condizione di svantaggio, dal 18 dicembre 2023 possono presentare la domanda per ottenere l’Assegno di Inclusione che dal 1 gennaio sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Chi ha presentato la domanda entro il 7 gennaio 2024 presentando l’Isee 2023, in questi giorni riceveranno la prima rata mentre gli altri dovranno attendere il 15 febbraio. Non si riceve un bonifico come nel caso dell’Assegno Unico per i figli a carico ma i soldi sono a disposizione attraverso una Carta (come per il RdC), da ritirare all’ufficio postale dopo aver ricevuto un Sms o una mail da parte di INPSComunica. Se si è ancora in attesa del messaggio, come verificare qual è lo stato di avanzamento della nostra domanda?
Utilizzando lo Spid è possibile accedere al servizio online sul sito dell’Insp e entrare in MyInps, l’area riservata. Dopo aver effettuato l’accesso bisogna cliccare su Accedi alla domanda in Gestione e in questa pagina si potrò controllare a che punto è l’istanza. Se è stata accolta in un pulsante verde è scritto semplicemente Accolta. Cliccando su i in stato domanda, è possibile consultare altre informazioni come: l’esito della domanda e l’esito positivo di tutti i requisiti, il periodo della disposizione e la data; insomma, tutto ciò che ci interessa sapere in merito all’accoglimento o meno, incluso l’importo.
In caso si respingimento della domanda significa che mancano i requisiti previsti dalle legge (clicca qui per vedere quali sono) come, ad esempio, la residenza anagrafica, il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo o il superamento dei limiti imposti all’Isee (come avviene nella maggior parte dei casi). Altri elementi mancanti che possono portare al no come risposta alla domanda è quando non c’è la comunicazione dell’inizio lavorativo di un componente familiare o le dimissioni volontarie di un soggetto del nucleo nei 12 mesi antecedenti.
Ricordiamo che la Carta può essere utilizzata per comprare i beni di prima necessità ma anche pagare le bollette, l’affitto (solo tramite bonifico) e la rata del mutuo per la prima casa. Non è possibile pagare giochi che prevedono vincite in denaro come i Gratta e vinci, comprare sigarette (tradizionali o elettroniche), alcol, fuochi pirotecnici e neanche acquistare (o noleggiare, neanche leasing) navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali. Divieto anche per l’acquisto di armi, beni e servizi per adulti, servizi finanziari, assicurativi, articoli di gioielleria e pellicceria o presso gallerie d’arte.
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