Il sussidio di disoccupazione è una misura molto diffusa, ma andiamo a vedere in che modo l’INPS effettua tutti i controlli del caso.
Il mondo del lavoro sta diventando sempre più difficile da vivere. Tanto per entrarci per la prima volta quando si è un ragazzo che magari ha appena terminato gli studi, scolastici o universitari, quanto per rientrarci dopo aver perso la propria occupazione. Seppur con qualche piccolo passo in avanti nell’ultimo anno, il tasso di disoccupazione resta a dir poco importante, nonostante una età media che sale sempre di più e che dovrebbe permettere ai giovani di lavorare con maggiore facilità. Questo, però, non accade dal momento che mancano gli investimenti necessari per creare posti di lavoro.
La situazione, poi, come è facilmente intuibile, diventa ancora più complicata se si prende in considerazione chi si trova a perdere il proprio lavoro e magari non è più giovanissimo. Non a caso esiste uno strumento messo a disposizione dallo Stato per dare un sostegno proprio a coloro che si trovano ad essere disoccupati dopo aver lavorato per un certo numero di anni. Si tratta del sussidio Naspi. La cosiddetta disoccupazione speciale. Ma quali sono le procedure che segue l’INPS per effettuare tutti i controlli del caso? Scopriamolo, dunque, insieme, analizzando tutti gli aspetti che vanno inseriti in questo discorso.
Disoccupazione ed accertamenti INPS: come funziona?
Per poter usufruire del sussidio in questione, chiaramente, bisogna avere tutti i documenti in regola. Dal momento che sarà proprio su questo che andranno poi a concentrarsi i controlli che farà l’INPS. La prima cosa da avere in regola riguarda l’effettiva condizione di disoccupazione, fondamentale per accedere alla Naspi. Per averla bisogna essere disoccupati, dipendenti con un reddito annuo non superiore a 8.174 euro o, in ultima alternativa, lavoratori autonomi con un reddito prodotto in un anno non superiore a 5.500 euro.
Bisogna, inoltre, al fine di conseguire il sussidio di disoccupazione sottoscrivere la DID (vale a dire la Dichiarazione di Immediata Disponibilità). Serve per affermare di essere disponibili a rimettersi subito a lavoro, davanti alla giusta offerta di lavoro. Bisogna, inoltre, presentarsi poi entro 30 giorni presso un centro per l’impiego dopo aver fatto patto di servizio personalizzato. Se tutti questi requisiti vengono rispettati, allora viene riconosciuta la Naspi. La disoccupazione inoltre è chiaramente una misura che può essere riconosciuta anche a chi ha più di 55 anni.
Cosa succede se sottoscrivo un contratto di breve durata?
La Naspi viene sospesa nel momento in cui si sottoscrive un contratto di durata inferiore a 6 mesi. Tale sospensione, poi, finisce nel momento in cui scade il contratto in questione appena sottoscritto.