La legge italiana non impedisce di disconoscere un figlio, tuttavia il gesto non è esente da conseguenze: vediamo cosa succede.
Per disconoscimento di un figlio si intende l’ottenimento di una sentenza giudiziale la quale stabilisce che la persona che si riteneva discendere da un’altra, non sia più legata ad essa biologicamente. L’atto interrompe la paternità, quindi il padre di un figlio non viene più ritenuto tale.
Prendiamo come esempio e analizziamo il caso di un padre che scopra che il figlio non sia realmente suo, in quanto la compagna o la moglie lo ha segretamente avuto con un altro uomo. In questo caso, può agire proponendo l’azione di disconoscimento della paternità, ma solo entro un anno a partire dalla nascita del bambino o da quando ha scoperto l’adulterio della moglie, un’eventuale impotenza a generare ecc. Anche la stessa madre può richiedere il disconoscimento della paternità entro sei mesi dal parto o dal giorno in cui è venuta a conoscenza dell’impotenza di suo marito al tempo del concepimento.
Hanno diritto a procedere con la richiesta il figlio maggiorenne, in qualsiasi momento; un curatore nominato dal giudice che faccia le veci del figlio minore che ha già compiuto quattordici anni; i discendenti o ascendenti nel caso di morte del presunto padre o della madre; il coniuge o i discendenti del figlio se decede prima di compiere l’azione.
Per poter avviare le pratiche di disconoscimento di paternità, ci si dovrà rivolgere ad un avvocato di fiducia, il quale redigerà l’atto di citazione e lo depositerà nel tribunale del luogo di residenza di madre e figlio. Nel caso delle coppie sposate, il vincolo del matrimonio (sapevi che ad alcune coppie non è consentito sposarsi?) da per scontato che il figlio sia della moglie e di suo marito. Nel caso delle coppie non sposate, invece, entrambe le parti dovranno riconoscere il bambino, in modo congiunto. Al contrario, per provare che non sussiste rapporto genitoriale, il giudice potrebbe disporre un esame del DNA o, in caso di impossibilità ad avere figli o di distanza da casa, il presunto padre può fornire le prove adeguate.
Il gesto di disconoscere un figlio non manca di conseguenze. Da quel momento, cessano tutti gli obblighi nei suoi confronti, quali mantenimento, educazione ed istruzione. Il figlio perde anche il cognome del padre, a meno che non sia il Tribunale ad autorizzarlo a mantenerlo qualora servisse da elemento distintivo nella sua identità personale.
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