Discarico automatico delle cartelle esattoriali: come funziona e in che cosa consiste, scopri in quali casi ti spetta.
Una cartella esattoriale è un atto emesso dall’agenzia delle entrate nei confronti di un contribuente che ha un debito, ad esempio con l’Inps, con il Comune o con altri enti. All’interno della cartella di pagamento, è riportato l’importo della somma da pagare, la scadenza per effettuare il pagamento che solitamente è di 60 giorni dalla notifica, le istruzioni sulle modalità di pagamento, l’eventuale rateizzazione e le modalità per presentare ricorso.
Sul documento è inoltre riportato, il nome del responsabile del procedimento di emissione della notifica della cartella stessa. Sei una cartella non sarà pagata entro 60 giorni, oltre alla somma da pagare bisognerà aggiungere gli interessi, gli oneri di riscossione e ulteriori spese legate al mancato pagamento o al pagamento in ritardo. Passati 60 giorni inoltre l’agente avrà il diritto ad eseguire il fermo amministrativo o il pignoramento sui beni.
Discarico automatico, in cosa consiste
Secondo l’ultima riforma fiscale, è stato stabilito un limite massimo di tempo entro il quale l’agenzia per la riscossione esattoriale può procedere al recupero delle somme di un contribuente insolvente. Il limite tuttavia si distingue dalla prescrizione del debito. Il limite infatti si riferisce all’abbandono del tentativo di riscossione, mentre con la prescrizione si effettua l’estinzione definitiva del diritto di credito.
Nel momento in cui l’esattore si rende conto che il contribuente non può pagare, in quanto non ha beni pignorabili, passati cinque anni, dovrà procedere con il discarico automatico della cartella, ciò significa che l’esattore è libero dall’incarico che gli era stato assegnato dall’ente di riscossione. Quando ciò accade, sarà l’ente a decidere se rinunciare definitivamente al recupero del credito, occuparsi personalmente della riscossione o assegnare un nuovo mandato all’esattore.
Discarico automatico, tutti i dettagli
Il discarico automatico deve avvenire entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento all’agenzia delle entrate. La procedura prevede due deroghe, secondo la prima c’è la possibilità di anticipare il momento del discarico, ciò avviene in caso di chiusura per fallimento, oppure in assenza di beni aggredibili.
La seconda deroga riguarda i discarichi per cui sono stati conclusi accordi in base al codice della crisi d’impresa. Un altro caso infine, è la prescrizione che non ha nulla a che fare con il discarico automatico. Anche la prescrizione tuttavia è automatica, e non ha bisogno di una sentenza che la giustifichi. Sarà tuttavia necessario effettuare opposizione all’eventuale sollecito di pagamento e al pignoramento, nel caso in cui la cartella fosse andata in prescrizione.