Nel mondo del lavoro esiste il diritto di precedenza, ma non tutti sanno cos’è: andiamo a scoprirlo insieme, vedendo anche chi può ottenerlo.
Il mondo del lavoro è sempre stato estremamente dinamico e complicato. Soprattutto per chi ci deve entrare e per chi magari si ritrova a dover cercare occupazione andando magari alla ricerca dello stesso in età avanzata dopo aver perso la propria. In tal senso, però, la giurisdizione in materia è piena di cavilli da tenere in considerazione e che non tutti conoscono, come si suol dire. Un esempio da questo punto di vista è rappresentato certamente dal cosiddetto diritto di precedenza. Proprio per questo motivo andremo adesso a edere che cos’è e chi ne ha diritto.
Si tratta di una soluzione che può rappresentare, come è facilmente intuibile anche solo dal nome che porta, una soluzione ed una sorta di corsia preferenziale per tanti profili. In pratica, alcune categorie di persone, tanto nel pubblico quanto nel privato, hanno diritto ad accedere prima del tempo ad un determinato posto di lavoro. Un esempio, in tal senso, è rappresentato dal fatto che un lavoratore con contratto a tempo determinato ha il diritto di precedenza se nella stessa azienda viene scoperta una posizione a tempo indeterminato. Ma non è l’unico caso. Andiamo a scoprirli insieme.
In alcuni bandi di concorso, infatti, è previsto che i figli di superstiti di guerra, di ex militari o anche di ex dipendenti abbiano il diritto di precedenza. Chiaramente i termini e le condizioni sono espressi poi nel bando di concorso in questione. Nel privato, invece, il discorso cambia leggermente, dal momento che nel contratto a tempo determinato ha la clausola proprio prevista nel contratto legata al diritto di precedenza. Questo vuol dire che, se si libera un posto nell’azienda per lo stesso ruolo a tempo indeterminato, allora può avere una sorta di prelazione.
Inoltre, anche i lavoratori stagionali ne possono usufruire. Possono accedere a questi benefici, nel privato, anche gli ex dipendenti che sono stati licenziati non per giusta causa ma per un taglio al personale generico. Andiamo a vedere, dunque, chi ne può usufruire. Chi, come detto, è stato licenziato non per giusta causa. Chi ha un contratto a tempo determinato scaduto. Le lavoratrici che hanno usufruito del congedo di maternità anche se avevano un contratto a tempo determinato. I lavoratori stagionali e, per concludere, gli apprendisti.
Il lavoratore interessato al nuovo lavoro e che ha su di esso il diritto di precedenza per uno dei motivi prima espressi, allora deve far valere questo diritto inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC. In essa, ovviamente, va specificato che si richiede il diritto di precedenza per una delle motivazioni prima esposte. Nel caso in cui questo diritto non dovesse essere riconosciuto, allora potrebbe intervenire l’ispettorato del lavoro.
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