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Diabete, quale percentuale di invalidità dà?

Non tutti sanno che i malati di diabete hanno, per così dire, una percentuale di invalidità che può cambiare a seconda delle gravità: tutte le info.

Diabete, scopriamo insieme che percentuale di invalidità dà a chi ne è affetto (Codiciateco.it)

Il diabete, in senso assoluto, è una delle patologie più diffuse in senso assoluto su scala mondiale. Si tratta di una malattia cronica che consiste, per farla breve e senza troppi tecnicismi, in una disfunzione dell’insulina che causa una presenza elevata, eccessiva di glucosio nel sangue. Chiaramente, pur essendo ormai qualcosa che si conosce molto bene e che si è in grado non di guarire ma di tenere sotto controllo per tutta la vita, si tratta di un qualcosa di molto particolare. Una condizione non sempre facile da gestire. Ci sono, infatti, delle differenze da fare e che purtroppo in molti ignorano.

Come è noto, purtroppo, in ambito medico le generalizzazioni servono solo per avere una più efficace classificazione delle malattie. Dal momento, però, che il genere umano si caratterizza soprattutto per le sue differenze, è giusto tenere in considerazione il fatto che può essere sempre un azzardo fare dei discorsi che vadano ad inglobare troppe persone. Basti pensare, a proposito di diabete, che nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 346 milioni di malati. Andiamo a vedere come funziona in materia di invalidità. Ci sono, infatti, quattro categorie di gravità che danno accesso a quattro percentuali differenti.

Diabete: che percentuale di invalidità viene riconosciuta?

Diabete: ecco tutto quello che c’è da sapere a tal proposito sull’invalidità (Codiciateco.it)

Esistono, infatti, per avere un quadro della situazione più delineato, quattro diverse categorie di gravità, in materia di invalidità legata al diabete. Ognuna di queste categorie, dà accesso ad una data percentuale di invalidità. Nella classe I, per esempio, c’è il diabete di tipo 2 non insulino-dipendente. Si tratta della forma più leggera, facilmente gestibile, ed infatti non a caso la percentuale di invalidità associata a questa forma è tendenzialmente inferiore al 50%.

Discorso diverso, invece, per la classe II, quella del diabete insulino-dipendente. In questo caso ci sono manifestazioni micro e macroangiopatiche. In questo caso, la percentuale di invalidità è leggermente più alta della classe I, ma anche in questo caso varia da caso in caso. Passando alla classe III, troviamo il diabete insulino-dipendente con controllo metabolico mediocre e iperlipidemia. Per questi casi, la percentuale di invalidità che ci si vede riconoscere oscilla tra il 51% ed il 60%. Se, però, anche il diabete rientra tra le patologie per le quali si può avere la 104 è soprattutto per l’ultima forma.

Diabete classe 4: quale percentuale di invalidità

L’ultima categoria è la cosiddetta classe IV in cui rientrano tutti i casi più gravi. Ci sono spesso delle complicazioni legate a nefropatia con insufficienza renale cronica, retinopatia proliferante, maculopatia etc. In questi casi la percentuale di invalidità che viene riconosciuta, visti i danni a dir poco ingenti che causa, è molto alta ed oscilla tra il 91% ed il 100%.

Gaetano Pantaleo

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