Devo fare una visita dal dentista, posso saldare il conto con questo aiuto dello Stato?

Le visite dal dentista costano care e molte famiglie necessitano di qualche aiuto per pagarle: con questo incentivo si può fare.

Mal di denti
È arrivato il momento di saldare il conto dal dentista, con questo aiuto statale puoi farlo (Codiciateco.it)

Tra le spese più onerose che spesso ci troviamo ad affrontare possiamo sicuramente annoverare quelle per il dentista. A differenza delle altre spese mediche, infatti, che nella maggior parte dei casi comportano prezzi contenuti grazie al ricorso al SSN, quelle per il dentista sono un altro conto. Anche solo otturare una carie o installare un ponte di supporto per i denti può metterci in difficoltà, almeno da un punto di vista economico.

Per le famiglie meno abbienti, però, sono previsti alcuni aiuti statali che possono tornare utili anche in casi come questi. In particolare l’Assegno di Inclusione, che a partire da gennaio 2024 ha sostituito in maniera definiva il vecchio Reddito di Cittadinanza, può essere usato per saldare il conto del dentista.

Posso pagare il dentista con l’Assegno di Inclusione? La risposta è sì

Dentista
Con la Carta di Inclusione si possono pagare le spese sanitarie, comprese quelle per il dentista (Codiciateco.it)

I percettori di ADI, dunque, possono stare tranquilli: le spese sanitarie, comprese quelle per il dentista, figurano tra quelle consentite dalle linee guida dell’Assegno di Inclusione. In molti sono infatti legittimati ad avere dubbi sulle spese da effettuare con questo incentivo statale. Ve ne sono alcune non consentite, che potrebbero comportare la sospensione dell’assegno in caso di incongruenze.

In particolare in questa pagina del sito di Poste Italiane è possibile consultare l’elenco dei movimenti e delle spese consentiti e di quelli che invece sono vietati. Alcuni esempi di spese non consentite sono l’acquisto di tabacco, armi, gioielli, pezzi d’arte o che comportino premi in denaro.

Attenzione al saldo della tua Carta di Inclusione

Le spese sanitarie, però, non sono tra queste e anzi l’Assegno di Inclusione è appositamente pensato per supportare le famiglie nelle spese quotidiane o primarie, ad esempio il fare la spesa, pagare l’affitto, le bollette o, per l’appunto, quelle sanitarie. Ovviamente bisogna tenere presenti i limiti intrinsechi del proprio ADI. La Carta di Inclusione viene infatti ricaricata ogni mese, previe verifiche degli enti di previdenza, con una somma prestabilita.

Il prelievo in contanti mensile, inoltre, è fissato a un massimo di 100 euro. Per tali ragioni per pagare il dentista con la propria Carta di Inclusione bisognerà aver ben presente il proprio saldo sulla carta e, in caso di necessità, organizzare per tempo le proprie finanze al fine di saldare il conto.

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