Le spese per un divorzio possono essere alquanto onerose, ma tutto quanto dipende di caso in caso. Che cosa potrebbe accadere in base a quanto previsto dalla Legge.
Quanto costa divorziare? Ci sono diverse possibilità per potere mettere fine ad un matrimonio. Per i motivi più disparati, una coppia potrebbe decidere di porre fine alla relazione. A quel punto potrebbe non essere sufficiente la separazione. Se uno dei due oppure entrambi vorranno risposarsi con qualcun altro, un giorno, sarà necessario divorziare.
Questo vale sia per la Legge italiana che per la religione cattolica. Divorziare in Comune davanti all’ufficiale di stato civile è possibile solamente in caso di accordo tra i coniugi e in assenza di figli minorenni, maggiorenni economicamente non autosufficienti o con gravi disabilità . In tutti gli altri casi è necessario ricorrere a un legale.
Il costo dell’avvocato per un divorzio dipende principalmente dal tipo di procedura adottata. Se i coniugi sono d’accordo sulle condizioni divorzili, è possibile procedere con un divorzio consensuale o con una convenzione di negoziazione assistita, senza ricorrere al tribunale. In questi casi, la parcella dell’avvocato è solitamente inferiore, in quanto il lavoro da svolgere è più limitato.
L’avvocato è libero di determinare l’importo della propria parcella in base all’attività da compiere, come lo studio della controversia, la preparazione del ricorso introduttivo e le successive udienze. Più la causa si presenta complessa, maggiore sarà l’onorario. Solitamente l’avvocato calcola la parcella tenendo conto dei parametri forensi stabiliti dalla legge.
Quanto è la parcella di un avvocato per un divorzio?
L’avvocato può chiedere un compenso superiore al preventivo iniziale se giustifica il diritto al maggior compenso, in quanto l’attività difensiva, soprattutto in un contenzioso giudiziario, non è totalmente prevedibile sin dall’inizio e potrebbero sopraggiungere nuove attività da compiere.
Poi potrebbe rendersi necessaria la nomina di un consulente tecnico d’ufficio durante un procedimento di divorzio e delle possibili variazioni dell’onorario dell’avvocato in tali casi. E se il giudice ritiene opportuno nominare un consulente tecnico per verificare la capacità d’intendere e di volere di una delle parti, ciò può comportare un aumento dell’onorario dell’avvocato.
A causa della maggiore complessità della controversia e dell’ulteriore attività difensiva richiesta. Solitamente l’avvocato inserisce una clausola nel preventivo per avvertire il cliente di questa possibilità .
Quanto costa un divorzio nel 2024?
Può però anche accadere il caso opposto, ovvero che l’avvocato abbia diritto a un compenso inferiore a quanto pattuito. Ciò avviene quando la causa viene interrotta anticipatamente, ad esempio per conciliazione tra le parti o per il decesso improvviso di una di esse.
Il principio generale è che l’avvocato deve essere pagato per l’attività effettivamente svolta, indipendentemente dalla presenza di un preventivo sottoscritto. Se non c’è un preventivo, il compenso dell’avvocato viene calcolato in base ai parametri forensi di legge, in proporzione all’attività effettuata.
Per legge, l’avvocato ha diritto a ricevere acconti e anticipazioni delle spese durante lo svolgimento dell’incarico, non solo al termine. È possibile opporsi alla parcella dell’avvocato se non rispetta i parametri di legge o se presenta importi non giustificati dall’attività svolta. In tal caso si può fare ricorso al consiglio dell’ordine degli avvocati.
Non esiste un importo fisso per la parcella di un divorzio, ma varia in base alla complessità del caso (consensuale vs contenzioso). E poi, come funziona la separazione dei beni? E che cosa non fare assolutamente prima di un divorzio? Inoltre, che cosa bisogna sapere in merito all’assegno di divorzio tra le parti?