Carta “Dedicata a te”, le opportunità di ottenere la prestazione. Come avvengono le assegnazioni ai singoli Comuni.
In attesa della pubblicazione del decreto attuativo, atteso a breve, si possono già dare delle indicazioni sulla carta “Dedicata a te 2024”, la prestazione assegnata da INPS e Comuni alle famiglie in possesso di particolari requisiti anagrafici ed economici, per le spese di carattere alimentare, sulla base di graduatorie comunali.
Le caratteristiche delle famiglie assegnatarie sono le medesime dello scorso anno: ISEE in corso di validità fino a 15mila euro, nucleo familiare composto da almeno tre persone (con priorità per quelli in cui almeno un componente abbia un’età inferiore a 14 anni), assenza di altri sostegni erogati dallo Stato (dalla NASPI all’Assegno di inclusione). Lo scorso anno le carte assegnate erano un milione e 300mila, ma quest’anno ci sono 30mila carte in più da distribuire.
Il numero di Carte assegnate alle singoli amministrazioni locali dipende dal numero degli abitanti e dal reddito mediamente percepito. Quindi le cifre maggiori spettano ai Comuni più popolosi e quelli più poveri. I numeri per le amministrazioni non sono ancora noti, ma i numeri non dovrebbero scostarsi da quelli dello scorso anno.
In virtù delle 30mila carte in più da assegnare e del numero di amministrazioni locali (7.904 Comuni), ogni amministrazione dovrebbe avere tra le 2 e le 10 carte in più. Per sapere quante care spettano ad ogni località si considerano fattori economici e anagrafici. Considerando l’aumento del numero di prestazioni da assegnare e usando i criteri dello scorso anno, si può dire che circa 665mila carte saranno distribuite sulla base di criteri anagrafici, in proporzione alla popolazione residente.
Altrettante sono distribuite sulla base della differenza tra il reddito medio pro capite di ogni Comune e il reddito pro capite nazionale, calcolata per la rispettiva popolazione. Lo scorso anno le assegnazioni maggiori furono a Napoli, Roma, Palermo, Milano, Catania, Torino e anche quest’anno non ci dovrebbero essere grandi differenze. Ogni Comune avrà delle carte in più, nell’ordine di poche decine, ma certamente nessuna carta in meno.
I criteri di assegnazione alle singole famiglie non cambiano, come detto ISEE, numero e composizione, mancanza di altri sostegni di Stato. Quindi una famiglia con ISEE basso e un figlio sotto i 14 anni di età ha molte possibilità di ricevere la carta. Comunque se alla prima assegnazione alcune carte risultassero residue, la platea comprenderebbe anche le famiglie con figli nati entro il 2006 (cioè maggiorenni quest’anno) e ISEE basso.
Solo in presenza di carte ancora disponibili, verrebbero prese in considerazione le famiglie con tre componenti senza minori. Ma in un caso del genere le probabilità si essere assegnatari della carta “Dedicata a te”, sono veramente ridotte.
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