Decreto PNRR, i principali punti in preparazione nel corposo documento affrontato dal Consiglio dei Ministri.
È in dirittura di arrivo il nuovo decreto legge PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Questo conterrà diverse aree di intervento con circa 48 articoli. La discussione in corso al Consiglio dei Ministri darà a breve i risultati dopo un confronto durato a lungo. Il provvedimento infatti si preannuncia molto esteso.
Si tratterà di una sorta di decreto omnibus con una serie di obiettivi: dal contrasto delle irregolarità e delle frodi nei confronti dell’Unione europea al rafforzamento dei controlli per la sicurezza sul lavoro. Si preannuncia anche una stretta su amministrazioni e soggetti attuatori per lo svolgimento della fase operativa del PNRR. Quindi un provvedimento molto importante che ridefinisce obiettivi e strumenti in questo momento di attuazione del Piano.
PNRR, cosa contiene il decreto in discussione
Tra le numerose articolazioni c’è da segnalare immediatamente la maggiore pressione sui soggetti che sono tenuti a realizzare il Piano. Siano essi amministrazioni pubbliche, enti locali e società titolari di servizi pubblici. È previsto che il Governo possa attivare dei poteri sostitutivi nel caso ci siano divergenze tra i programmi temporali dei progetti e i dati forniti dai soggetti attuatori al Regis.
Quest’ultimo è il sistema di controllo, monitoraggio e rendicontazione del PNRR. La norma prevede che gli enti forniscano, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, le scadenze, il programma e lo stato di avanzamento del singolo progetto. L’unità di missione (cioè la struttura dirigenziale responsabile dell’intervento) dovrà dimostrare che il calendario sia compatibile con gli obiettivi del PNRR, mediante lo stesso REGIS.
I poteri sostitutivi sono richiesti dalla Struttura di missione che verifica gli obblighi di compatibilità. Nel caso di disallineamento dei programmi presentati al Regis e in mancanza di chiarimenti delle amministrazioni, la Struttura di missione chiede al Governo l’esercizio di poteri sostitutivi al Governo. Inoltre se la Commissione UE rileva un mancato raggiungimento degli obiettivi, le amministrazioni sono tenute a restituire quanto già ricevuto.
Altra importane decisioni presente nel decreto è la creazione di un Commissario per gli alloggi degli studenti. L’obiettivo PNRR è la realiazzaione di 60mila posti letto per studenti entro giugno 2026. Altri due Commissari per il recupero dei beni confiscati alle mafie e per il contrasto allo sfruttamento in agricoltura. Sempre in tema di lavoro, oltre le assunzioni di nuovi ispettori, si preannuncia il via della patente a punti per la sicurezza nei posti di lavoro.
Destinatari imprese e lavoratori autonomi che svolgono attività nei cantieri temporanei o mobili, con esclusione della aziende con attestazione SOA. Si perdono punti in caso di incidenti mortali, di invalidità permanente e temporanea del lavoratore. Deciso anche che i BTP rientrano nel calcolo ISEE ai fini della domanda per l’Assegno di inclusione e per il Supporto per la formazione e lavoro.
Stanziati poi diversi miliardi per le imprese residenti in Italia che investono in progetti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici. I finanziamenti saranno sotto forma di crediti di imposta e rientrano nel cosiddetto Piano transizione 5.0. Infine potenziato il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea.