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Decontribuzione Meloni, chi ha superato il reddito limite dovrà restituire i soldi a fine 2023? La risposta

Ecco come dovrà comportarsi chi nel 2023 ha fatto registrare un reddito superiore a queste soglie. L’INPS chiederà di regolarizzare.

Al netto delle difficoltà economiche, quando si può, come si può, il Natale avrà luogo nei crismi previsti dalla tradizione, tra incontri con parenti e amici, tra gratificanti scambi di doni. Ancor meglio, se c’è posto per un viaggio, per una vacanza “bianca”. Questo è solitamente l’intento nella cosiddetta fascia media della popolazione.

Se l'INPS chiede indietro le somme decurtate dalle trattenute
Conguagli di fine anno per i tagli contributivi (Foto ANSA – codiciateco.it)

Tuttavia le prove di resistenza da superare sono state molteplici un po’ per tutti, con diverse gradazioni di tolleranza. Nonostante gli echi di un’economia a passo di gambero (in primis, il calo del potere d’acquisto e soprattutto la durevole inflazione) la politica economica del governo di Giorgia Meloni si è mantenuta sugli standard assistenziali ereditati dalla precedente guida di Mario Draghi.

Decontribuzione Meloni, appuntamento col conguaglio di fine anno

I complicati passi in avanti, guadagnati a fatica dal punto di vista della manovra di governo in dirittura d’arrivo, dovranno scontrarsi con un’amara cartina di tornasole rappresentata dalla prossima Legge di bilancio, la quale avrà il compito di compensare, nel bene e nel male, gli effetti comunque concreti di un’escalation del caro vita sopra il muro delle due cifre percentuali.

Se l'INPS chiede indietro le somme decurtate dalle trattenute
Buste paga, l’INPS richiama questi contribuenti (codiciateco.it)

Già dalla Nadef, ovvero la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza pubblicata alla fine dello scorso settembre, non è stata affatto celata la revisione di iniziative chiave volute e in fondo concretizzate dallo stesso esecutivo di centrodestra. Oltre qualche smussamento al rialzo di alcune tipologie riguardanti le agevolazioni iva (a quanto pare, in via di un nuovo decremento), indubbiamente la misura più incisiva si ritrova nel settore del lavoro dipendente.

Decontribuzione Meloni, cosa succede alle somme risparmiate col superamento della soglia

La misura in questione che sta interessando (anche in quest’ultimo scampolo d’anno) il lavoro dipendente, tra il popolo delle buste paga. Si tratta del taglio del cuneo fiscale contributivo tra i redditi  medio-bassi. Dopo la prima ondata inflazionistica, la doppia forbice sulle trattenute ha preso le forme nei due indici del 6 e del 7%.

Se l'INPS chiede indietro le somme decurtate dalle trattenute
Buste paga, rischio restituzione somme per questi lavoratori (codiciateco.it)

Il primo indice viene applicato sui cedolini con redditi annui in possesso tra i 25.001 e i 30.000 euro; il secondo, fino a 25.000 euro all’anno. Attualmente, l’applicazione del taglio si realizza nel periodo di paga esteso dal 1° luglio al 31 dicembre 2023. Il rinnovo della misura troverà conferma, con ragionevole sicurezza, anche nella manovra del 2024. Nel frattempo, però, una volta chiuso il 2023, il Fisco farà i conti necessari per l’elaborazione dei conguagli.

Per gli interessati alla decontribuzione che hanno fatto registrare nel corso del periodo di validità un miglioramento del reddito al punto da superare le suddette soglie, potrebbe arrivare il tempo di restituire le somme decurtate nelle trattenute. Il rimborso avverrà su base mensile delle variazioni, e inoltre, per tale ragione, la tredicesima rata è esclusa dall’imponibile contributivo.

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