Anche se non tutti ne sono a conoscenza, il Crif rappresenta uno spauracchio di cui tutti noi dovremmo sapere tutto: ecco che cos’è.
Molto spesso le persone, prese dalla frenesia della vita di tutti i giorni, non riescono a seguire tutto quello che è il quadro normativo da avere chiaro davanti a sé. Le cose da conoscere in tal senso sono davvero tante e nessuno può dedicare tempo a sufficienza ad argomenti di varia natura per essere aggiornato ed informato su tutto. Si tratta, dunque, di un qualcosa di quasi inevitabile e che, però, ci può mettere nelle condizioni di dover fare i conti con dei colpi davvero dolorosi in alcune circostanze. Per questo è sempre importante, nei limiti del possibile, cercare di restare aggiornati.
Nel caso specifico analizzato in questo articolo, il focus sarà puntato sul cosiddetto Crif, che rappresenta un qualcosa che i più ignorano. Nel momento in cui, però, si viene iscritti ad esso, le noie possono essere davvero tante. E non si tratta di buone notizie, per usare un eufemismo. In questo articolo, dunque, andremo ad analizzare in maniera dettagliata di che cosa si tratta in maniera specifica, al fine di far chiarezza su questo tema su cui non ce n’è a sufficienza. Auguriamo, per questo motivo, una buona lettura a tutti i nostri lettori.
La sigla prima citata sta per Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria. Si tratta della più nota lista dei cattivi creditori e ci rientrano tutti coloro i quali non hanno rispettato quelle che erano le scadenze relative al pagamento di un mutuo o di un debito di varia natura contratta. A segnalare queste informazioni sono le banche e gli istituti finanziari, che girano queste informazioni ai SIC, i Sistemi di informazione creditizia.
Il sistema in questione è stato pensato per fornire alle banche degli strumenti utili per capire quanto siano affidabili le persone che chiedono un prestito. Al fine, ovviamente, di garantire i capitali presenti nella banca ed evitare problemi che possano avere delle soluzioni molto lunghe nel tempo. Ma la Crif è anche un archivio di consultazione che riguarda anche le somme richieste e prontamente restituite. In questo caso, offre ovviamente una referenza positiva a chi chiede il prestito. Ecco come ottenere un finanziamento se si è segnalati.
La segnalazione in questo registro, ovviamente, non è eterna.. Dura 12 mesi se il ritardo riguarda due rate e poi viene saldato. Sale, però, a 24 mesi nel caso in cui le rate non pagate siano 3, mentre invece arriva a 36 mesi quando vi sono morosità gravi e debiti non saldati neanche oltre la scadenza del contratto. In ogni caso, dopo 5 anni sparisce questa informazione dal Crif. A proposito di debiti, ecco come rateizzare le cartelle esattoriali.
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