Bonifico parlante: ti spieghiamo cos’è, perché si differenzia da un bonifico standard e per cosa si usa. La guida
Ti hanno chiesto di effettuare un bonifico parlante ma non sai di cosa si tratta oppure ne hai sentito parlare più volte rimanendo del dubbio di cosa fosse? Si tratta di un bonifico “particolare” che si effettua in precisi casi per tenere traccia di una mole di dati più ampia, sia quelli del destinatario che del mittente e le linee guida vengono definite direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo tutti i dettagli del caso.
Il bonifico parlante viene richiesto per effettuare i pagamenti dei lavori che rientrano nelle agevolazioni edilizie e dunque per le spese che sono state ammesse per ricevere il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili, l’ormai ex ecobonus e per accedere al 50% delle detrazioni fiscali.
Le istruzioni su come compilazione il bonifico parlante arrivano direttamente dall’Agenzia delle Entrate con specifici dati da inserire ed una causale ad hoc in base all’agevolazione di cui si usufruisce. Viene scelta questa tipologia di pagamento perché tiene traccia sia dei dati della ditta destinataria che del contribuente che ha sostenuto le spese e deve usufruire delle detrazioni.
C’è da prestare, dunque, attenzione alla compilazione anche se c’è da dire che negli ultimi tempi il Fisco si è “ammorbidito” ed è più aperto al dialogo con i contribuenti anche quelli che hanno commesso errori o utilizzato dei metodi che non sono in regola.
Il bonifico parlante ad oggi è l’unico mezzo di pagamento idoneo per usufruire delle detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione. Un passaggio obbligatorio nel quale è necessario inserire il codice fiscale del beneficiario della detrazione e del beneficiario del pagamento o in alternativa il numero di partita Iva compilando la casuale del versamento facendo riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986.
Questo tipo di bonifico può essere effettuato nelle filiali fisiche degli istituti di credito specificando di dover fare un bonifico parlante oppure anche tramite l’home banking spuntando nelle opzioni la modalità del bonifico per ristrutturazione edilizia.
Se la spesa è sostenuta da diversi soggetti che devono beneficiare della detrazione, nel bonifico è necessario inserire il codice fiscale di tutti i contribuenti. Se, invece, i lavori sono stati fatti su delle parti in comune del condominio, allora oltre al codice fiscale del condominio, sul bonifico va inserito anche quello dell’amministratore o del condomino che ha effettuato il pagamento.
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