Mamme laureate in Italia, il dato è davvero bizzarro ed inaspettato. Ma produce effetti a tutta la popolazione, cosa succede e come si può rimediare.
Negli ultimi tempi si parla molto di pari opportunità, di parità di genere, insomma tutto ciò che riguarda la presenza di uomini e donne indistintamente nella società ed in primis l’accesso al mondo del lavoro. Una questione molto dibattuta e su cui si sta molto lavorando portando anche dei risultati.
Però domandarsi se oggigiorno la parità sia effettivamente rispettata e concretizzata al 100% la risposta è negativa, ma non per quello che si possa pensare. Ossia qui non si discute sulla sussistenza della discrepanza tre uomo e donna, ma è un altro il fattore che qui rileva. Una controtendenza rispetto all’Europa e che concerne la possibilità di trovare lavoro per le mamme e donne laureate. Quello che ha riportato il Sole 24 Ore è veramente strano, nessuno l’avrebbe mai immaginato, soprattutto in Italia.
E’ stato condotto di recente uno studio circa una particolare categoria di donne, ovvero le mamme laureate ed è emerso un dato veramente assurdo. Una donna laureata con un figlio in Italia ha un tasso di occupazione più elevato rispetto alle donne laureate che non sono genitori. Le prime hanno un tasso di occupazione pari al 82,5%, contro invece le donne laureate non genitore la cui percentuale scende al 79,2%. In tutta l’Unione Europea il titolo di studio più elevato apre maggiormente alle donne le porte al mondo del lavoro ma la presenza dei figli lo fa muovere nella direzione opposta. In Italia questo non avviene.
Per comprendere il motivo di questa differenza occupazionale tra le laureate in Italia con i figli e chi senza figli, bisogna valutare il contesto familiare in cui si trovano. In generale le famiglie possono essere di tre tipi: le donne single, le donne in coppia ed adulti che non sono in coppia ma vivono insieme, si pensa ad esempio al genitore che vive con i figli o i nonni. Per le prime due categorie il tasso di occupazione è minore rispetto alle donne senza figli.
Per le laureate in famiglia di altro tipo la situazione cambia perché la presenza all’interno di questi nuclei familiari dei nonni fa capovolgere tutto. Questo a dimostrazione del ruolo fondamentale dei nonni che si possono occupare dei bambini mentre i genitori sono al lavoro e costituiscono soprattutto in Italia una risorsa fondamentale per l’offerta di assistenza informale all’infanzia.
Le mamme in un’età compresa tra i 25-49 anni che non si avvalgono dei servizi di assistenza all’infanzia sono il 76% in Italia, 63% in Europa. Considerando solo le laureate scende al 57% in Italia e 54% in Europa. Le donne che vivono in famiglia di altro tipo sono il 40% del totale e il 31% delle laureate.
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