Che cosa ti aspetta se hai lavorato a Ferragosto, ed è tutt’altro che una minaccia. Scopriamo se è una data ‘rossa’ e se viene retribuita.
Lavorare a Ferragosto non è proprio la cosa migliore che possa capitare ha chi ha comunque la fortuna di averlo un lavoro. Ma qualcuno dovrà pur farlo, anche per permettere ai vacanzieri di godersi tutti i servizi di cui necessitano, e a chi resta a casa il necessario per non sentirsi completamente da soli e magari con la dispensa vuota. Quest’anno, mai come prima, anche i supermercati sono rimasti aperti il 15 agosto, chi metà giornata, chi a orario normale.
E poi ci sono gli autisti di bus e metro, dottori e infermieri all’ospedale, le forze dell’ordine e tante altre categorie che non possono permettersi di fermarsi nonostante la festa religiosa tra le più attese dell’anno. Rispetto a Natale, sono molti di più i lavoratori che hanno prestato servizio anche il 15 agosto. Cosa spetta a coloro che hanno lavorato a Ferragosto? Qualcosa in busta paga cambia, vediamo in che modo.
Come abbiamo anticipato, Ferragosto è una festività religiosa: l’assunzione in cielo di Maria, madre di Gesù. Il 15 agosto è dunque un giorno “rosso” sul calendario e di conseguenza i lavoratori hanno diritto a godere di una giornata di festa. Ma come abbiamo visto il diritto si può scontrare con la necessità oggettiva di non fermare l’Italia in un giorno festivo, come succede per tutte le altre feste cosìdette comandate.
Quando il lavoratore gode della festività non c’è ovviamente prestazione lavorativa. Per i dipendenti retribuiti con retribuzione oraria, spetta un trattamento economico di festività rapportato a un 1/6 della retribuzione settimanale. Tutto dipende, a monte, dai contratti CCNL. Per gli impiegati e per chi è prevista una retribuzione mensile, la giornata di festa è già compresa nello stipendio mensile. Ai lavoratori spetta quindi la retribuzione per una normale giornata di lavoro, anche se festiva e anche se non ha lavorato.
Chi lavora il 15 agosto ha invece diritto alla retribuzione per le ore di lavoro prestate con l’aggiunta delle maggiorazioni percentuali per lavoro festivo che corrispondono a circa il 30-40% e sono stabilite dai diversi CCNL.
Ma cosa succede a chi è in cassa integrazione? Se l’Assunzione di Maria cade in un giorno infrasettimanale (come nel 2024) e l’azienda ha chiesto l’intervento dell’ammortizzatore sociale, il trattamento previsto per la festività non rientra fra gli elementi di competenza da parte della Cassa (Inps, FSBA, Formatemp). Dunque sarà il datore di lavoro ad occuparsi della retribuzione, così distribuita per i lavoratori: a orario ridotto e cioè che lavorano comunque una parte della settimana oppure sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da non più di due settimane.
Il trattamento economico per la festività è a carico della Cassa (Inps, FSBA, Formatemp) per i lavoratori sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da oltre due settimane oppure sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti in misura fissa mensile sospesi anche da non più di due settimane.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…