Hai dei bollo auto da pagare ancora in sospeso? Non metterti in una situazione molto rischiosa: ecco cosa rischi non pagando il prima possibile
Avere un’auto è un impegno. Non va considerato solo l’aspetto piacevole relativo alla comodità e alle lontane mete raggiungibili, ma anche l’altra faccia della medaglia meno entusiasmante. Certo è necessaria in molti casi per motivi lavorativi e non solo, ma bisogna essere altrettanto consapevoli che il suo acquisto poterà con sé una serie di spese non banale. Le quali non si riducono banalmente al costo del carburante, tra l’altro sempre più in aumento. Ci sono piuttosto tante altre spese che, sommate, caricano il proprietario di una vettura ogni anno.
Un primissimo esempio? L’assicurazione che ogni anno si presenta come un fardello difficilmente sostenibile, ed è per questo che sempre più persone optano per un pagamento annuale rateizzavo spalmando l’ingente somma su 12 rate. C’è poi anche il tagliando, necessario per la sicurezza dei veicolo. Di cadenza annuale o biennale in base al tipo di automobile, si tratta di un intervento di manutenzione che va a osservare le specifiche tecniche affinché sua tutto regolare. Olio, freni e quant’altro ancora: saltare tale appuntamento non è solo contro la legge ma metterebbe a repentaglio anche la sicurezza di tutti coloro che sono soliti muoversi nel veicolo.
Tutto questo sperando che non vi siano mai intoppi, problemi e imprevisti come sinistri stradali che anche porterebbe a mettere mano al portafoglio. E senza omettere un altro pagamento annuale doveroso per chiunque sia in possesso di una vettura: il bollo auto. Il problema è che non tutti riescono a sostenere tutti questi costi – che vanno sommati a quelli della vita quotidiana come affitto, bollette e quant’altro – e finiscono per rinunciare a qualcosa e la scelta ricade spesso sul bollo auto, in un certo senso il male minore.
Del resto l’assicurazione è obbligatoria e senza non è possibile la circolazione, il tagliando tutela chi è in auto e a quel punto – dovendo fare una scelta – la rinuncia cade spesso sul bollo che può essere pagato anche successivamente, previa una sanzione aggiuntiva. Il problema è che poi i pagamenti da fare aumentano sempre di più e questo finisce per scalare sempre più dietro, dimenticandosene anche spesso e volentieri. Ed è per questo che milioni di italiani hanno almeno 2-3 annualità in sospeso e in attesa di risanare ancora senza intervento dell’Agenzia delle Entrate.
Ma cosa succede a chi non paga? Alla lunga, non sanando la propria posizione, scatterebbe la riscossione coatta dall’ente fiscale. Significa che non solo vi sarebbe la richiesta urgente di pagamento, ma nel frattempo scatterebbe anche il fermo amministrativo con l’impossibilità di utilizzare l’auto finché non si tornerebbe alla normalità con uno scenario regolare per quanto riguarda i pagamenti. Tradotto: vi arriverebbe via avviso una cartella esattoriale. Con tutti gli arretrati da saldare. Dilazionabile volendo, ma andrà comunque tutto rigorosamente versato con anche eventuali interessi per la rateizzazione. La soluzione per uscire dai guai, in ogni caso, è solo pagando. Se lo si fa prima che si arrivi a un certo limite, sarebbe decisamente più opportuno.
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