Condono edilizio, quali sono i lavori che potranno essere sanati con il nuovo provvedimento presentato dal ministro Salvini.
A breve potrebbe essere presentato, in vista delle elezioni europee di giugno, il nuovo condono edilizio come annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Il provvedimento sarà emanato mediante un decreto denominato “Salva casa” o “Pace edilizia”. La comunicazione del ministro è arrivata durante un incontro con il Consiglio nazionale degli ingegneri, tenuto di recente.
Nella riunione, che si è svolta nella sede del Ministero, erano presenti rappresentanti delle associazioni di categoria, fondazioni e istituzione del settore edilizio oltre al Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento per la politica economica (DIPE). Quindi un incontro importante che mostra le intenzioni del ministro verso il condono.
Condono edilizio, quali saranno le direttive del provvedimento
L’obiettivo del condono, nelle dichiarazioni del ministro è sanare lievi difformità e irregolarità strutturali che coinvolgono circa l’80 per cento del patrimonio immobiliare italiano e sono da ostacolo per il mercato. In altre parole ad essere condonati tramezzi spostati, finestre non dichiarate nei permessi di costruzione, parti di abitazioni non segnalate come nicchie nei registri comunali. Insomma piccoli abusi edilizi.
La ragione del condono è la tutela dei piccoli proprietari che si ritrovano in condizione di non poter vendere o ristrutturare casa proprio per le irregolarità vecchie di decenni. Quindi il documento, ancora in fase di studio e di valutazione, riguarderà principalmente le difformità interne agli immobili, in particolare le lievi modifiche in singole unità abitative.
Secondo quanto previsto le variazioni possono essere anche maggiori, come la costruzione di un piano aggiuntivo, con le difficoltà che creano in fase di compravendita. A essere condonate anche difformità formali per lavori effettuati senza permessi e senza documentazione. Per questi problemi si punta all’accelerazione dei procedimenti di accertamento dello stato legittimo dell’abitazione.
Le opzioni in questo caso potrebbero essere tre. Il pagamento di un sanzione per i lavori parzialmente difformi dalle norme; la presentazione in sanatoria di una SCIA (Segnalazione certificata di inizio lavori); il rispetto dei limiti delle tolleranze costruttive senza compromettere lo stato legittimo della casa. Il condono comunque non sarà gratuito.
Si prevedono delle tariffe per le sanzioni, proporzionali alle differenze rispetto alle norme edilizie, così che le difformità maggiori paghino tariffe più salate. Salvini intende risolvere il problema della conformità doppia, cioè di quei lavori sanabili all’epoca della realizzazione e oggi non più. Al tempo stesso, incrementando anche le tolleranze costruttive.
Oggi queste sono previste in misura del 2 per cento rispetto ai permessi per essere valide. Questa misura potrebbe essere aumentata al 5 per cento per gli immobili più vecchi, costruiti con criteri edilizi diversi da quelli attuali. Insomma si tratterebbe di un condono molto atteso soprattutto nel settore delle vendite immobiliari. Non resta che attendere le decisioni del governo e non è detto che siano del tutto favorevoli.