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Cosa rischia il lavoratore che ruba in ufficio, anche oggetti non di valore

Cosa rischia il lavoratore che ruba in ufficio? Non importa che gli oggetti siano di valore o meno, le conseguenze possono essere comunque disastrose. 

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Rubare oggetti sul luogo di lavoro (Codiciateco.it)

Il lavoro è sicuramente un valore su cui le famiglie ed i cittadini in generale plasmano la loro esistenza per poter realizzarsi. Ed avere quei mezzi di sostentamento per condurre un’esistenza comunque dignitosa. Per questo motivo quindi il lavoro è fortemente tutelato dall’apposita branca del diritto del lavoro che poggia la propria disciplina sulle norme codicistiche e le leggi che vengono adottate ad hoc per tutelare la parte più debole in ambito contrattuale ovvero il dipendente.

Questo viene fatto predisponendo una disciplina molto specifica e dettagliata per quanto riguarda il licenziamento, una delle forme più severe di risoluzione del rapporto di lavoro ma che dev’essere effettuato per giusta causa. La giusta causa è stata introdotta per evitare che si possa licenziare in qualsiasi momento di lavoratore per motivi non sempre validi. La giusta causa prevede delle ipotesi specifiche derivanti da una giurisprudenza molto abbondante che disciplina le ipotesi in cui il licenziamento è da considerarsi giusto. Vi sono altri casi invece in cui il lavoratore merita la reintegrazione nel posto di lavoro: sono tante le cause infatti che si presentano dinanzi al Tribunale del lavoro proprio da parte dei dipendenti che richiedono la loro occupazione.

Cosa rischia il lavoratore che ruba un bene non suo

Uomo al pc
Cosa accade se si ruba in azienda (Codiciateco.it)

La giusta causa è una forma di licenziamento che non prevede preavviso. Dev’essere motivato ovviamente da fatti che facciano venir meno la fiducia reciproca tra datore di lavoro e dipendente. Ma quali sono le ipotesi specifiche che giustificano un licenziamento per giusta causa? Bisogna appunto distinguere caso per caso. L’articolo 2119 del codice civile dispone il licenziamento per giusta causa. Si verifica quando vi è un grave inadempimento da parte del lavoratore che compromette proprio in maniera irreparabile il rapporto di fiducia con il datore di lavoro e rendendo impossibile la prosecuzione del rapporto lavorativo, anche provvisoria.

Un effetto della giusta causa è l’immediatezza degli effetti del licenziamento, salvo il di tempo adeguato per accertare la veridicità dei fatti che vengono contestati al lavoratore. Tra i casi più comuni in cui è previsto il licenziamento per giusta causa vi è sicuramente il furto o l’appropriazione indebita cioè quando il dipendente prende qualcosa che appartiene all’azienda.

Cosa accade in caso di furto

Sul punto c’è una casistica molto abbondante e che comprende tantissimi beni, dal più semplice e prevedibile denaro ai materiali che appartengono all’azienda. Questo è uno dei motivi tipici per i quali è previsto il licenziamento per giusta causa. Si parla anche di appropriazione indebita di risorse aziendali come l’uso non autorizzato di fondi che rientra assolutamente in questa categoria. Insomma, nei casi di furto è previsto quindi il licenziamento a prescindere delle cose che vengono sottratte. 

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