La problematica degli affitti a nero e senza contratto è sempre più diffusa in Italia: andiamo a vedere che cosa si rischia a rigor di legge.
Nonostante i tanti tentativi fatti negli anni per cercare di porre un freno definitivo a questa problematica, essa è riuscita a sopravvivere. Ancora oggi, infatti, sono tantissimi gli appartamenti che sono affittati a persone senza però alcun contratto firmato. E senza che ovviamente l’affitto venga registrato, dichiarato e quindi tassato. In molti però non sanno con precisione quelli che sono i rischi di un atteggiamento del genere. Anche in termini legali, con le sanzioni che non sono propriamente leggere in casi analoghi.
Proprio in ragione di ciò, al fine anche di condannare azioni come quella di un contratto non depositato e di inquilini per i quali non viene firmato alcun accordo scritto. Che chiaramente tutela, in condizioni normali, tanto il proprietario di casa quanto chi quel determinato appartamento lo abita ogni giorno. I rischi, come detto in precedenza, sono assolutamente da non sottovalutare né da prendere con leggerezza. Il danno, infatti, può essere davvero serio nel momento in cui viene riscontrata una infrazione di questa natura.
Avere un inquilino senza regolare contratto è uno strumento al quale ricorrono molti proprietari di casa. Senza alcuna comunicazione, quell’entrata ovviamente non può essere tassata e dunque finisce netta nelle tasche di chi ha il possesso dell’immobile. Per legge, però, questo non è possibile. Di fatto, infatti, si tratta a tutti gli effetti di evasione fiscale e le sanzioni sono a dir poco pesanti da questo punto di vista. Non a caso, infatti, vista la gravità del reato, per casi del genere lo Stato ha deciso per sanzioni notevoli.
In caso, infatti, di omessa dichiarazione del contratto e quindi di mancato inserimento di questi incassi nella propria dichiarazione dei redditi, nel momento in cui si viene beccati bisognerà fare i conti con una sanzione compresa tra il 120 ed il 240% dell’imposta dovuta. La sanzione, invece, sarà compresa tra il 60 al 120% dell’imposta dovuta nel caso in cui non è specificato il reddito prodotto dall’immobile in sede di dichiarazione.
La sanzione, invece, passa dal 90% al 180% se si dichiara un importo inferiore a quello realmente percepito. Oltre il danno la beffa, visto che per gli inquilini con un regolare contratto ci sono anche alcune agevolazioni da considerare.
Anche l’inquilino rischia in caso di affitto senza contratto regolare. Anche su di esso ricadono oneri fiscali, vale a dire l’imposta di registro e l’Irpef. Se scoperto, l’Agenzia delle Entrate richiede il pagamento di queste imposte.
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