Cosa rischi per legge se pubblichi una chat privata con altri

Quali sono le conseguenze nel pubblicare una chat privata? Esiste una gran varietà di casi possibili, con guai grossi per chi compie illeciti.

Cosa succede se pubblico una chat privata?
Chat privata (codiciateco.it)

Una chat privata, per definizione, dovrebbe essere limitata a quelli che sono gli utenti coinvolti in essa. E se è privata, vuol dire che ci sono dei motivi precisi. Non c’è la disponibilità né il desiderio che il contenuto di una conversazione del genere diventi di dominio pubblico, a prescindere dai motivi e dai contenuti della discussione.

Ma si sa, la mamma degli stolti è sempre incinta, e purtroppo potrebbe capitare a tutti di avere a che fare con qualche malintenzionato – che sia di nostra conoscenza oppure no – che decide chissà perché di rendere di pubblico dominio il contenuto di una chat privata che ci riguarda.

Uno dei pericoli che le persone corrono maggiormente, da quando internet ed i suoi tanti strumenti di comunicazione hanno conosciuto una diffusione di massa ed un utilizzo quotidiano, è proprio questo. Ovvero quello di vedere violata la propria privacy, con il contenuto di una chat privata che potrebbe essere esposto a rischi.

I primi sospetti sono da rivolgere al nostro interlocutore, od ai nostri interlocutori se sono più di uno, con i quali abbiamo interagito nella chat privata che ci riguarda. E se questi abbiano in qualche modo fatto degli screenshot o delle registrazioni delle conversazioni avute con noi? Alcuni smartphone prevedono, oltre alla funzione di cattura delle immagini proprie ad ogni dispositivo, anche la possibilità di registrare dei video.

Quando inoltrare messaggi di una chat privata diventa reato?

Cosa succede se pubblico una chat privata?
Privacy (codiciateco.it)

Quando una conversazione privata viene resa pubblica contro la volontà dei soggetti coinvolti, si entra in tutto e per tutto nell’ambito della violazione della privacy. La cosa rappresenta un andare contro a quella che è la protezione dei dati personali, e potrebbe risultare anche lesiva dell’immagine di alcune persone.

All’interno della Costituzione esiste un articolo ben preciso, l’art. 15, che parla di diritto della privacy della corrispondenza. Ciò include anche la confidenzialità, che deve essere dunque garantita. Violare un articolo della costituzione, come è facile immaginare, significa violare la legge. Con tutte le conseguenze del caso.

Quali sono le pene previste nel caso in cui una persona divulgasse il contenuto di una chat privata? Sia essa costituita da messaggi, foto, video, audio, con presenza di dettagli sensibili e privati. Ad esempio numeri di conti correnti, segreti aziendali, immagini della propria intimità…

Le violazioni in tal caso comportano anche delle pene detentive. In particolare esiste la possibilità di beccarsi fino a quattro anni di reclusione per la “diffusione di riprese e di registrazioni di comunicazioni fraudolente” qualora la divulgazione di materiale privato possa danneggiare o diffamare dei soggetti.

Quali sono le pene previste

Il preciso intento di mettere qualcuno in cattiva luce con la diffusione di chat, conversazioni e materiale privato può sfociare nella diffamazione. Pubblicare dati sensibili, come coordinate bancarie, stati di salute, preferenze di genere, senza alcun consenso, costituisce in tutto e per tutto una violazione della legge sulla privacy.

C’è un altro articolo che intende scoraggiare comportamenti meschini e fraudolenti in tal senso. È l’art. 617 septies del Codice penale, che pure prevede una reclusione fino a quattro anni di carcere qualora sia acclarata l’intenzione di arrecare danno a qualcuno. Ed un’altra situazione che va vicino alla violazione della privacy in alcuni casi è quella di cui parla l’art. 595 del Codice penale, in materia di diffamazione.

Rendere di pubblico dominio dei contenuti allo scopo di dileggio e per mettere in cattiva luce qualcuno, e far credere ad altri delle verità che non corrispondono al vero, è diffamazione. E prevede una pena detentiva di massimo un anno. Oppure in alternativa delle ingenti multe, cosa che si tende ad applicare nel caso di colpevoli incensurati. Poi possono concorrere in tutti questi casi, ad avere il loro peso, eventuali aggravanti ed attenuanti.

Ci sono stati casi di diffamazione avvenuti persino a mezzo stampa. Qui le pene sono di tre anni di carcere oppure di grosse multe. Ed ovviamente la parte lesa può sempre esporre una denuncia e chiedere di essere risarcita per i danni subiti.

A volte i datori di lavoro controllano di nascosto chat e messaggi dei loro dipendenti. Lo possono fare? Ed occhio a Whatsapp, con le chat soggette a cambiamenti continui in termini di protezione dei dati e non solo. La app appartenente a Meta ha cambiato tanto nel corso degli anni per quanto concerne le conversazioni private.

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