Se il tuo ex non ti fa riprendere le tue cose dalla casa in cui convivevate, ecco come ti puoi muovere, scopri come funziona secondo la legge.
Quando si ha una relazione, a un certo punto potrebbe capitare di andare a vivere insieme, tuttavia se la storia va male, uno dei due dovrà andar via di casa. Se prima di andar via non si riprendono tutte le cose nell’abitazione dell’altra persona, restano oggetti personali e c’è il rischio che l’ex partner, non voglia restituirli. Trovarsi in questa situazione non è semplice, e si potrebbero avere dei dubbi su come poter risolvere. Vediamo come procedere e qual è la strada migliore da percorrere per poter riprendere i propri effetti personali.
Prima di tutto, in questi casi è consigliato fare una diffida, per farlo si può procedere autonomamente, oppure delegare il compito ad un avvocato. In entrambi i casi sarà inoltrata una raccomandata, nella lettera bisognerà intimare il proprio ex partner di restituire gli oggetti lasciati in casa sua, dandogli una scadenza di tempo, come ad esempio 15 giorni. Nella raccomandata bisognerà anche inserire una richiesta di accesso all’abitazione per il ritiro dei vari oggetti. Sarebbe opportuno inoltre, riportare un elenco completo con gli oggetti che si desidera recuperare. È fondamentale dunque cercare di sforzarsi da questo punto di vista, se non si riceverà una risposta scaduto il termine, si hanno due possibilità.
Una soluzione è quella di eseguire un’azione penale per il reato di appropriazione indebita, o un’azione civile per la riconsegna delle cose mobili altrui. Il primo caso è sicuramente il più estremo, e si parla di reato, nel secondo caso invece, si parla di un’azione civile in seguito alla quale il giudice esorterà l’ex a restituire quanto dovuto. In entrambi i casi è consigliato rivolgersi ad un avvocato.
Per quanto riguarda invece le cose che avevate comprato insieme con i soldi di entrambi, si tratterebbe di cose da dividere, e preferibilmente dovrebbe avvenire con un accordo. In caso contrario sarà comunque necessario ricorrere al giudice che dividerà i beni ripartendoli in due gruppi di valore il più possibile omogeneo. Infine verrà estratta a sorte la loro aggiudicazione. Questi procedimenti sono lunghi e costosi e richiedono inoltre una fase di mediazione preliminare, nella quale potrebbe esserci un accordo tra le due parti, questa sarebbe sicuramente la strada più semplice da percorrere.
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