ISEE, dal prossimo mese di aprile sarà possibile intervenire per apportare delle modifiche all’Indicatore delle situazione economica. In che caso?
Per accedere a numerose prestazioni e misure, per ottenere bonus e agevolazioni di varia natura, per garantirsi delle corpose riduzioni di imposte e tassazioni è necessario l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente). Si tratta di una sorta di fotografia delle condizione economica del nucleo familiare del richiedente.
Il suo valore è basato su parametri anagrafici, patrimoniali e reddituali e quindi richiede una serie di documenti che chiariscano questi aspetti. L’ISEE è ormai ampiamente familiare alle famiglie proprio per il suo largo utilizzo in varie circostanze molto comuni. Da evidenziare che l’ISEE in corso di validità fa riferimento alla condizione economica di due anni prima del suo calcolo. E ha scadenza il 31 dicembre dell’anno in cui si richiede.
ISEE, da aprile c’è un’altra possibilità
Come fare nel caso che vi fossero state delle variazioni patrimoniali e reddituali successivamente al suo periodo di riferimento? Soprattutto in caso di riduzioni di reddito, perdite patrimoniali, uscita dal lavoro, variazioni anagrafiche, come dimostrarle per ottenere i maggiori benefici a cui si ha diritto?
Una soluzione è rappresentata dall’ISEE corrente che a differenza di quello ordinario fa riferimento a una condizione più recente, in particolare a peggioramenti economici intervenuti entro il 31 dicembre dell’anno precedente, rispetto quanto dichiarato nell’ISEE ordinario (due anni prima). L’ISEE corrente tiene quindi conto della situazione degli ultimi dodici mesi o degli ultimi due mesi in caso di perdita, riduzione del lavoro o sospensione dello stipendio a lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
Dal 1° gennaio al 31 marzo del 2024 l’aggiornamento ISEE è ammesso solo per variazione reddituale superiore al 25 per cento. Dal 1° aprile la possibilità di richiesta dell’ISEE corrente riguarda anche le eventuali variazioni dello stato patrimoniale superiori al 20 per cento. Per riepilogare dal 1° aprile sarà possibile aggiornare l’ISEE in caso di perdite reddituali superiori al 25 per cento, perdite patrimoniali superiori al 20 per cento, per ambedue le riduzioni.
Con l’ISEE corrente si potranno presentare richiesta di bonus e agevolazioni dalle quali si era precedentemente esclusi per ISEE superiore a quello fissato per legge. Per richiedere l’ISEE corrente sono necessari vari documenti a partire dall’ISEE ordinario 2024. Poi per la perdita patrimoniale (mobiliare e immobiliare) si deve produrre la documentazione del patrimonio riferita al 31 dicembre dell’anno precedente. Mentre per i conti correnti sono da presentare saldo e giacenza media.
Per le riduzioni reddituali sono da produrre i documenti che attestano quanto percepito nei 12 mesi precedenti la presentazione dell’ISEE corrente (certificazioni lavoro autonomo, buste paga), comprese le documentazioni di prestazioni assistenziali, previdenziali e indennitarie pubbliche percepite a qualsiasi titolo (bonus, assegni familiari, carte di debito assistenziale così via).
Per le variazioni della condizione lavorativa servono la lettera di licenziamento, oppure documenti che attestino la diminuzione dell’orario di lavoro da full time a part time, la cessione della partita IVA.