Pagamenti all’estero con le carte italiane: cosa sapere prima di partire e come organizzarsi al meglio per non spendere una fortuna
Tempo di vacanze estive e di viaggi. È senza dubbio questo il periodo in cui si viaggia di più in assoluto nel corso dell’anno, non solo in Italia ma anche e soprattutto all’estero. Ci sono tanti aspetti da organizzare quando si è in procinto di partire e spesso si presta poca attenzione ai pagamenti. Con contanti o con carta? Una delle domande più frequenti. Sicuramente la carta è più comoda e sicura ma c’è da riflettere.
La scelta è un elemento da non sottovalutare perché se è vero che la maggior parte delle carte di pagamento emesse dalle banche italiane possono essere utilizzate anche all’estero, c’è da mettere in considerazione la zona dove si va. In quella Euro i problemi sono pressoché assenti ma le cose cambiano se si va in un Paese extra euro. Vediamo cosa sapere in questi casi.
Pagamenti all’estero con le carte italiane: cosa sapere
Quando si programma un viaggio all’estero è bene scegliere un opportuno mezzo di pagamento. Come anticipato per chi si sposta in un Paese della zona Euro non c’è nessun problema sia per i pagamenti elettronici che per i prelievi dei contanti. Cosa ben diversa se si approda in un altro Paese che non usa la moneta europea.
Sicuramente tra i costi da mettere in conto c’è quello del tasso di cambio rispetto al valore nel momento in cui si effettua la transazione. Si tratta di una commissione che viene indicata dalla propria banca nelle informazioni dedicate al cambio. In media si parla dell’1,75% dell’importo. Una maggiorazione che si traduce in un aumento delle spese da contabilizzare che non può essere trascurato.
La maggiorazione applicata varia anche in base al tipo di carta che viene utilizzata. Tra tutte le più convenienti sono le prepagate (attenzione a questi controlli) che applicano una commissione media pari a 1,66%. Le carte di debito, invece, applicano una commissione media di 1,73%. Le più costose sono, infine, le carte di credito che hanno una maggiorazione del 1,83%.
Altre info utili
In base a quello che abbiamo detto è evidente che la scelta della carta da portare con sé ed usare per i pagamenti all’estero è molto importante. Quello che c’è da aggiungere è che sarebbe opportuno portare anche una “carta di riserva” da usare in caso di furto di quella principale, smarrimento o mancato funzionamento per motivi tecnici vari. Si può optare, inoltre, anche per i wallet digitali che consentono di pagare con smartphone o smartwatch.