Se guadagni meno di 1245 €, devi assolutamente tenere conto di questa cosa, informati e non farti cogliere alla sprovvista.
Purtroppo in Italia, c’è un alto tasso di disoccupazione, sono molti i giovani infatti che nonostante aver studiato, non riescono a trovare un impiego che li soddisfi. Un’altra fetta della popolazione è precaria, mentre altri ancora finiscono per essere licenziati magari per tagli al personale o altre questioni. Mantenere il proprio lavoro o trovarne uno, è difficile, ma lo è altrettanto guadagnare abbastanza.
Anche chi ha un lavoro infatti, a volte non riesce a dormire sonni tranquilli, l’Italia conferma ancora una volta di essere uno dei paesi europei, con la più alta povertà lavorativa. Secondo gli ultimi dati Istat l’11,5% dei lavoratori, è a rischio di povertà, mentre l’8,2% di lavoratori dipendenti, è in povertà assoluta.
Gli stipendi purtroppo sono molto bassi, e il costo della vita al contrario è alto, i numeri di chi vive sotto la soglia della povertà, sarebbero in aumento. A determinarne l’effettiva crescita, non sarebbero solo i fenomeni esterni, come guerra e inflazione, ma anche alcune condizioni interne, il mercato del lavoro infatti sarebbe uno dei principali responsabili.
Nella maggior parte dei casi infatti, vengono offerte sempre meno garanzie. La flessibilità talvolta si confonde con la precarietà e a rimetterci sono le vite dei singoli. In Italia ci sarebbero circa 3 milioni, di persone che guadagnano addirittura meno di 11.500 € l’anno, alcuni di questi lavoratori, hanno iniziato a guadagnare meno dopo la pandemia. A avere una bassa retribuzione solo nel settore privato,sarebbero tra il 20 e il 30% delle persone con un’occupazione retribuita.
Il rischio di povertà per gli occupati, secondo l’Istat è calcolato come percentuale di occupati maggiorenni che vivono in famiglie con un reddito netto inferiore alla soglia di rischio di povertà. Tale soglia è fissata al 60% della mediana della distribuzione individuale, del reddito netto equivalente. Secondo queste considerazioni dunque, il nucleo familiare diventa cruciale in un’unica famiglia, infatti tutti sono a rischio povertà, oppure non lo è nessuno.
Secondo i dati, per il 2021/2022 il reddito mediano netto per famiglia, era di circa 26.979 €. Seguendo questi ragionamenti, potremmo affermare che se una persona vive sola, non ha altre fonti di reddito e guadagna meno di 16.187 € netti l’anno, dunque 1245 € netti al mese su 13 mensilità, è tecnicamente al rischio di povertà.
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