L’acquisto di una casa comporta tanti movimenti da concludere obbligatoriamente. Cosa bisogna fare precisamente?
Acquistare una casa è considerato come uno dei sacrifici più duri da compiere nella vita di una persona o di una coppia che si è appena sposata.
È uno dei sogni di una persone poter avere un appartamento senza pagare affitti o senza avere il rischio di dover traslocare se al proprietario serva l’immobile. Il mutuo ad esempio sembra che non finisca mai, spese mensili ed annuali che non permettono di poter effettuare altre acquisti personali.
La conclusione di un acquisto immobiliare continua secondo la legge con altri adempimenti obbligatori. Quali?
Cos’è il rogito?
Quando si arriva alla fine dell’acquisto di una casa l’entusiasmo e la voglia di vivere sale alle stelle. Sapere di aver una casa di proprietà in un certo modo può recare una certa tranquillità all’acquirente.
La conclusione di un mutuo che dura un bel po’ di tempo a seconda della cifra che si versa porta poi al rogito notarile, ossia l’incontro che avviene col notaio che sancisce il definitivo passaggio di proprietà di un immobile dal venditore all’acquirente. Il notaio ha il compito di registrare il contratto di rogito in modo da renderlo ufficiale.
Il rogito è un atto fondamentale che segna la fine della compravendita dell’immobile con la registrazione anche del prezzo fissato. Solitamente il prezzo di un atto come il rogito, si aggira tra 1.300 e i 3.000€ e le spese sono effettuate da chi compra la nuova casa.
Altri adempimenti da effettuare
Dal punto di vista legislativo non c’è solo il rogito notarile per concludere definitivamente l’acquisto di un immobile, ma anche altri servizi da avviare e ed ultimare come ad esempio il cambio di residenza, dichiarazione Imu, la tassa sui rifiuti (Tari) ed il sempre criticato Canone Rai.
Per quanto riguarda il cambio di residenza è sufficiente recarsi all’ufficio anagrafe del Comune in cui si trova l’immobile acquistato e presentare una richiesta di trasferimento della residenza, estensibile a tutta la famiglia che deve essere firmata da un maggiorenne.
La dichiarazione Imu, deve essere presentata entro la data del 30 giugno dell’anno successivo all’acquisto della casa. Ma c’è un particolare, l’Imu non è dovuta se l’immobile acquistato costituisce la prima abitazione in cui viene fissata la residenza e il luogo di abitazione abituale. Si paga invece se l’immobile acquistato diventa seconda casa.
La tassa sui rifiuti (TARI) è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È consigliato informare il Comune del cambio di residenza, per evitare di dover pagare più volte l’imposta TARI. Per quanto riguarda il Canone Rai invece, non c’è alcun movimento da effettuare perché la tassa è inserita all’interno della bolletta dell’energia elettrica. Saranno i fornitori a comunicare il calcolo dell’importo.
Non bisogna poi dimenticare di conoscere l’amministratore del condominio per argomenti come la voltura che si tratta nel cambio dell’intestatario del contratto, senza interruzione dell’erogazione di energia elettrica e/o di gas. A sua volta l’amministratore dovrà rilasciare ai nuovi inquilini la registrazione nell’anagrafe condominiale.