Fermo amministrativo, vediamo che cosa succede in caso di auto cointestata. Un breve panoramica della questione.
In caso di debiti non saldati per imposte o per sanzioni a violazioni del Codice della Strada, è possibile che il creditore recuperi le somme dovute attraverso un fermo amministrativo, un procedimento che consente di bloccare un bene mobile di proprietà del debitore presente in un pubblico registro.
Al fermo amministrativo del veicolo si giunge dopo un preciso iter che prevede l’avvio di una procedura per il recupero forzato sui beni del debitore, dopo la scadenza dei termini di pagamento di una cartella esattoriale per esempio. Il debitore riceve un preavviso di fermo, a cui segue un’iscrizione di fermo del veicolo, se il pagamento non avviene entro la scadenza comunicata di 30 giorni.
Fermo amministrativo di un mezzo cointestato, che cosa succede
Una situazione del genere, con il mancato pagamento dopo il preavviso, comporta l’iscrizione di fermo amministrativo del veicolo e quindi l’impossibilità di circolare con quel mezzo. Ricordiamo che contravvenire a quest’obbligo determina delle gravi conseguenze con sanzioni pesanti per il trasgressore.
Ma cosa succede se la vettura è cointestata a due titolari? La risposta è immediata e semplice, l fermo amministrativo in un caso del genere non è possibile. Questo perché l’interdizione dalla circolazione colpirebbe ambedue i proprietari e la norma non procura un danno anche per chi non un debito. Anche recenti sentenze della Commissione tributaria hanno confermato che un veicolo co-intestato non può essere sottoposto a fermo amministrativo, proprio per evitare conseguenze a chi non ha debiti.
A questo punto occorre però fare un’importante precisazione. Si potrebbe pensare che basta cointestare la vettura per evitare il fermo della stessa. In realtà, per avere efficacia in questo senso la co-intestazione deve essere effettuata fin dal momento dell’acquisto del mezzo. Cointestare successivamente il mezzo a un’altra persona successivamente per evitare problemi con i debitori non evita il fermo amministrativo.
Qualcosa di simile avviene con la donazione, con l’atto che può essere revocato entro cinque anni. È il codice civile che consente la possibilità di revocare gli atti a titolo gratuito che determinano un impoverimento del patrimonio del debitore. Chi deve riscuotere il debito può cercare di dimostrare che la donazione è effettuata proprio per evitare il fermo o è addirittura simulata.
Comunque in generale, si può dire che il creditore controlla a chi è intestato il veicolo e di norma evita di procedere con il fermo amministrativo in presenza di una co-intestazione. Ricordiamo che per controllare la presenza di un fermo amministrativo si può sfruttare il servizio ACI che consente in tempo reale di verificare se sul mezzo ci siano dei vincoli o obblighi come un fermo.