Contrassegno disabili da esporre sulle auto: quando e come si può usare e quali sono tutti i vantaggi ad esso legati
Quante volte ti è capitato di vedere un’auto che ha sistemato sul cruscotto, in bella vista, il contrassegno per disabili? Sicuramente molte volte. Si tratta di una delle agevolazioni che vengono concesse alle persone invalide che hanno problemi di deambulazione e che son non vedendo, oltre ai diversi bonus a loro dedicati. Un modo per consentire loro di avere un posto auto riservato e raggiungere in modo agevole il luogo desiderato.
Si tratta di un contrassegno che è rilasciato dal Comune di residenza in base alla certificazione medico-legale che viene presentata e che attesta la disabilità, temporanea o permanente, in base ai casi. Ma chi può utilizzarlo e quali sono i vantaggi?
Il contrassegno per disabili consente alle persone con problemi di vista e di deambulazione di circolare e sostare in specifiche zone riservate alle categorie fragili, anche in quelle a traffico limitato (ZTL) o che prevedono delle limitazioni nella mobilità.
A stabilirlo è l’articolo 381, comma 2 del DPR numero 495 del 16 dicembre 1992 che si focalizza sull’uso del contrassegno, personale, ma non vincolato all’uso di uno specifico veicolo. Questo significa che il contrassegno può essere utilizzato su qualsiasi veicolo che viene usato per condurre una persona disabile in un luogo specifico. E’ da esporre in maniera chiara ed evidente sul parabrezza ma solo quando l’intestatario è a bordo del veicolo. È da sanzionare, invece, l’uso improprio del cartellino se l’invalido non è a bordo dell’auto.
Come anticipato il contrassegno per i disabili offre all’intestatario e a chi lo accompagna in macchina una serie di vantaggi di cui può usufruire. Come anticipato il passaggio nelle zone a traffico limitato (ZTL) con la sola esposizione del contrassegno in alcuni casi, in altri la comunicazione della targa quando i varchi sono elettronici.
La circolazione è consentita anche nelle zone a traffico controllato (ZTC), nelle aree pedonali urbane (APU), nelle vie e corsie preferenziali riservate ai mezzi di trasporto pubblico e ai taxi, nelle giornate di divieti e blocchi della circolazione per motivi di inquinamento ed in quelli di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, esigenze militari o di pubblico interesse.
Tra i vantaggi anche il parcheggio in specifiche zone oltre agli spazi riservati ai disabili nelle zone pubbliche come nelle aree di parcheggio a tempo determinato, senza limitazioni di orario e necessità di esporre il disco orario, nei parcheggi a pagamento (le famose strisce blu) senza pagare se gli spazi dedicati ai disabili sono occupati, nelle zone a traffico limitato e nelle zone a sosta limitata (ZSL) senza limiti di orario, nelle aree pedonali urbane (APU) ed in quelle a traffico controllato (ZTC) fino a quelle di divieto o limitazione di sosta senza creare intralci del traffico.
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