Conto corrente pignorato: scopri come sbloccarlo quando è cointestato, la guida per non sbagliare e risolvere la situazione.
Un conto corrente cointestato ha due o più titolari, ognuno dei quali è dotato gli stessi diritti nella gestione del conto. I due detentori infatti, possono accumulare i propri risparmi, effettuare spese, pagamenti, bonifici, riscuotere incassi e pagare le tasse.
In alcuni casi il conto corrente potrebbe essere bloccato e si potrebbe avere la necessità di sbloccarlo, ciò potrebbe avvenire in caso di pignoramento, oppure quando uno dei due contestatari muore e la banca blocca il conto, impedendo ogni prelievo. In entrambi i casi è possibile sbloccare il conto, tuttavia bisogna comprendere come fare in ognuna delle due ipotesi.
Secondo quanto stabilito dalla legge, in caso di comunione tra due o più persone sullo stesso bene, l’eventuale pignoramento viene esteso sull’intero bene solo nel caso in cui è indivisibile, come ad esempio una casa. Anche in questo caso tuttavia metà del ricavato deve essere comunque assegnato al comproprietario non debitore. Per quanto riguarda il conto corrente, si tratta di un bene divisibile, in quanto è già diviso da principio nonostante sia cointestato.
Proprio per questa ragione, il creditore non può pignorare una parte del conto superiore a quella del debitore, la restante parte dovrà essere svincolata. Il conto cointestato solitamente è diviso al 50% tra le tue parti, a meno che non ci sia un accordo diverso da contratto. Dunque se l’ufficiale giudiziario pignora il conto per un credito superiore alla quota del debitore, la banca hai il diritto di congelarne solo la metà.
Se la banca dovesse bloccare l’intero conto corrente, sarà necessario diffidare la stessa con una PEC o con una raccomandata. Nel caso in cui la banca non dovesse provvedere a svincolare la metà del conto, è possibile presentare un ricorso all’arbitro bancario e finanziario, dimostrando la condivisione del conto.
Un altro metodo è quello di proporre opposizione all’esecuzione forzata direttamente con il supporto di un avvocato, con lo scopo di limitare il pignoramento solo alla metà del conto. In presenza di un conto con due o più intestatari a firma disgiunta, entrambi hanno il diritto di prelevare anche l’intero saldo, senza che la banca si possa opporre. Questa possibilità è chiamata solidarietà attiva. Si ci potrà appellare a quest’ipotesi ad esempio in caso di morte di uno dei due contestatari.
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