Conto corrente, un prodotto specifico per i non residenti. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e chi può averlo.
Le esigenze della vita moderna spingono sempre più spesso le persone a spostarsi e a cambiare città, paese, nazione, anche per brevi periodi. Non capita solo per le spinte economiche e lavorative, anche lo studio, la cultura, le esigenze familiari possono essere determinanti per una scelta simile. Ma con uno spostamento e un cambio così repentino non vengono meno le necessità e i bisogni quotidiani, siano essi legati alla salute, agli affetti, al risparmio.
Anche in campo bancario e in genere finanziario ci sono delle particolari situazioni legate a un cambio di residenza o a un trasferimento in un altro Paese. Ma come comportarsi in un simile contesto? Anche una semplice operazione come l’apertura di un conto corrente, necessario per l’accredito dello stipendio e per la raccolta del risparmio, può apparire complicata. In realtà ci sono delle possibilità.
Un prodotto del genere è pensato in maniera specifica a chi pur non vivendo nel Paese decide di aprire una posizione presso un istituto bancario italiano. Questo consente a chi non vive in Italia di gestire il proprio denaro senza commettere irregolarità con il Fisco.
Un conto corrente non residente è rivolto a chi non ha la residenza fiscale nel Paese, o da 183 giorni non è iscritto all’anagrafe dei residenti, o da sei mesi non ha domicilio nel paese, o semplicemente non abbia dimora stabile in Italia per più di metà anno. Si può dire immediatamente che un conto non residenti ha dei costi di gestione più elevati di uno normale, con commissioni più alte.
Per gli italiani che vivono all’estero e sono iscritti all’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero) è obbligatorio chiudere il conto corrente nella banca italiana, per aprirlo nel luogo di residenza, anche presso una banca italiana. Questa regola è dettata dalle norme antiriciclaggio e vieta al cittadino italiano non residente di essere cointestatario di un conto corrente in Italia con un cittadino italiano residente.
Il cittadino straniero non residente che vuole aprire un conto in Italia, deve seguire una particolare procedura con un modulo in filiale. Si può farlo anche per corrispondenza con una referenza, la firma depositata presso un notaio, le fotocopie del passaporto e la documentazione del pagamento per l’apertura del conto. Il conto corrente non residenti è un prodotto particolare, in via di diffusione, ma che non tutti gli istituti di credito concedono.
Un conto corrente non residenti non è obbligatorio, ma certamente facilita le operazioni quotidiane dall’accredito dello stipendio, al pagamento delle imposte e delle bollette. Basta pensare che l’accredito di uno stipendio è possibile solo su conto corrente e non possederlo diventa un problema molto serio.
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