Dopo il decesso quanto tempo bisogna aspettare prima che venga sbloccato il conto corrente? Ecco tutte le informazioni.
In seguito al decesso di un intestatario di un conto corrente (CC), la banca, venendo subito a conoscenza dell’informazione, blocca il conto, in attesa delle pratiche esecutorie. Questa è una azione che svolge la banca per difendere il patrimonio del defunto, affinché non vengano ritirate quantità di denaro senza essere legittimati. Un passaggio molto importante che mette al sicuro la quota economica accresciuta del correntista e che, nel momento del suo decesso, viene congelata. Ma quanto tempo ci vuole e cosa serve per sbloccare il conto corrente?
Il denaro nel conto corrente è un patrimonio, che sia di credito o debito, che viene ereditato alla sua morte. Ma la banca non può svolgere il ruolo del notaio e non può produrre nessun atto che corrisponda il patrimonio senza che venga definita la linea di successione e, quindi, chi ha diritto ad entrare in possesso del denaro e del conto stesso. Dovendolo, quindi, congelare, ci sono delle tempistiche a cui non possiamo sottrarci che sono parte delle azioni svolte dalla banca stessa per difendere il patrimonio.
Per procedere allo sblocco del conto corrente è necessario che gli eredi riconoscano e accettino l’eredità. Per dimostrare tutto ciò viene richiesta una serie di documentazioni quali l’atto di notorietà degli eredi e la dichiarazione di successione presso l’Agenzia dell’Entrate. Quindi, non appena vengono presentati tutti i documenti e gli eredi hanno accettato l’eredità, cosa si può fare con il conto corrente?
Se tutto segue l’iter normale gli eredi possono scegliere se ritirare tutta la somma presente sul conto corrente e, quindi, chiudere il conto, oppure mantenerlo attivo. In questo secondo caso gli eredi subentrano nel rapporto bancario preesistente. Tutto questo accade, nel caso in cui tutto il procedimento si svolga in maniera regolare, in 30 giorni dal giorno dell’avvenuta conoscenza del decesso, quindi dal blocco del conto corrente.
Se il conto è un conto co-intestato? Se il conto è a firma disgiunta, il patrimonio presente sul conto corrente viene diviso e bloccata solo la somma del defunto che seguirà l’iter sopra spiegato per lo sblocco del conto corrente. Nel caso di conti co-intestati come questo, a firma disgiunta, il procedimento di blocco e di sblocco è lo stesso, proprio perché risulta essere una difesa del patrimonio nel conto, che in questo caso, parte viene riconosciuto al co-intestatario.
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