Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle operazioni che sono consentite e quelle che sono vietate al co-titolare in un conto cointestato.
Con la semplicità che caratterizza, allo stato attuale delle cose, i conti correnti, essi stanno diventando ormai degli strumenti sempre più diffusi ed utili, alla portata di tutti. Un tempo, infatti, tutte le operazioni andavano effettuate presso la filiale, dando all’operatore tutte le informazioni necessarie. E questo inevitabilmente finiva per indebolire e rallentare i tempi, che diventavano una scomodità. Oggi, con l’internet banking, tutto diventa più facile ed accessibile, oltre che immediato. In tal senso, molte coppie, o anche dei fratelli e dei semplici soci, sempre più spesso decidono di aprire un conto cointestato.
Si tratta di una pratica, come detto, molto frequente e che nasconde tanti vantaggi, come quello di unire, per così dire, le forze finanziarie di due persone. Anche in ottica, magari, di un mutuo o di un qualsivoglia tipo di investimento. Ci sono, però, anche alcuni vincoli da tenere a mente. Così come è giusto ricordare che ci sono anche dei vincoli da tenere in mente. Proprio sulle operazioni che sono vietate andremo a puntare i riflettori, al fine di offrire ai nostri lettori un quadro chiaro della situazione incontro alla quale vanno aprendo un conto cointestato.
Conto co-intestato: ecco quali operazioni non sono possibili in autonomia
La prima cosa da dire è che occorre fare una distinzione, ricordando a tutti i rischi dietro un conto cointestato. Nel caso di conto cointestato a firma disgiunta, ciascun intestatario del conto può fare le operazioni di routine, come prelievi, versamenti e pagamenti. Nel caso della firma congiunta, ogni operazione va autorizzata da tutti coloro a cui è intestato, per l’appunto, questo conto. Quindi, nel caso specifico analizzato da ultimo, non si può procedere ad effettuare una operazione senza l’autorizzazione dell’altro.
Un’altra cosa da tenere in considerazione è che i fondi del conto che possono essere bloccati per diversi motivi, come il decesso di uno degli intestatari. In questi casi, finché non si sblocca la situazione, per nessuno è possibile prelevare o effettuare qualsivoglia tipo di operazione. Per quanto riguarda la firma congiunta, essa da un lato rappresenta uno strumento di garanzia e di sicurezza dal momento che impedisce che vengano prese decisioni unilaterali. Dall’altro, però, potrebbe rendere il tutto più lento e meno fluido.
Conto cointestato: a chi appartengono i fondi
Un altro aspetto da conoscere è il seguente. E’ vietato, metaforicamente parlando, pensare che chi mette una fetta di deposito su quel conto ne ha diritto. L’intera cifra presente su un conto cointestato è divisa in parti uguali tra tutti gli intestatari. A prescindere da chi vi abbia partecipato di più o di meno in termini concreti. Mentre ben diverso è il caso in cui uno degli intestatari ha debiti col Fisco.